Energia dal mare: dalla Svezia arrivano gli aquiloni sottomarini

Deep Green - Aquiloni SottomariniLa pluripremiata azienda svedese Minesto conferma il suo impegno mella produzione di energia da fonti rinnovabili realizzando un innovativo progetto che sfrutta il moto delle maree. Grazie ad un nuovo sistema, basato sulla tecnologia Deep Green, sarà possibile installare centrali mareomotrici per convertire in elettricità l’energia generata dalla maree.

Cina, in arrivo il primo impianto OTEC per produrre energia dal mare

Tecnologia OTECGrazie ad un accordo tra l’americana Lockheed Martin e la cinese Reignwood Group, nelle acque dell’isola Hainan (nella Cina meridionale) sorgerà il primo impianto OTEC – Ocean Thermal Energy Conversion. Questa tecnologia non è il frutto di una recente scoperta. Basti pensare, infatti, che i primi tentativi di sviluppo e perfezionamento di tale fonte rinnovabile risalgono al 1880, quando lo scienziato francese, Jacques Arsene d’Arsonval, costruì il primo prototipo di impianto. 

L’energia marina sarebbe più affidabile rispetto ad eolico e solare

L’energia marina è la migliore, per quanto riguarda l’affidabilità, rispetto a solare ed eolico.
E’ quanto evidenziato da uno studio di Frost & Sullivan, in base al quale l’energia che si ricava dalle correnti marine e dal moto ondoso, può vantare una potenzialità doppia in confronto all’energia nucleare che viene prodotto attualmente.

Nasce il Mediterranean Carbon Fund: un fondo europeo a sostegno delle rinnovabili

Anche il mediterraneo diventa green grazie all’ausilio di cinque istituzioni finanziarie pubbliche di stampo europeo che hanno deciso di istituire un fondo comune pubblico al cui interno far confluire un capitale da poter investire in progetti a basso tenore di carbonio nei paesi mediterranei più poveri.

Tra le cinque istituzioni annoverate spicca anche l’italiana Cassa Depositi e Prestiti,

Proposto nuovo progetto che bagnerà i Mari Del Nord

Il quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung annuncia un nuovo imponente progetto che coinvolge l’attività di ben nove paesi del continente europeo.

Il consorzio formato da Germania, Svezia, Olanda, Lussemburgo, Irlanda, Norvegia, Belgio, Gran Bretagna e Francia ha firmato un accordo di cooperazione in merito alla produzione e al trasporto di energie alternative.

Così, dopo il piano di lavoro “Desert” che mirava al trasporto dell’energia solare ottenuta nel Sahara in Europa, ecco che una nuova iniziativa colossale si fa strada tra alcune nazioni europee.