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Nasce BIT, la finanziaria per le rinnovabili

04 Giu 2010
Dom
Fonti Rinnovabili

Uno degli ostacoli principali al pieno sviluppo delle energie rinnovabili è sicuramente il reperimento di fonti finanziarie che coprano i costi iniziali di costruzione degli impianti per la produzione di energia pulita. Per operare in questo settore, cercando di dare una mano a quanti hanno intenzione di investire nella green economy è sorta BIT – Banca per l’Investimento sul Territorio – una finanziaria delle Banche di Credito Cooperativo, specializzata nel seguire privati, società o amministrazioni pubbliche, nella valutazione economica, progettazione e realizzazione dei progetti, siano essi relativi alla generazione di energia elettrica o volti al risparmio energetico.

La presentazione di questo nuovo soggetto è avvenuta a Vicenza, nella sede di Confcooperative dove Mauro Conti, direttore di BIT, ha dichiarato: “Ogni anno 4 miliardi di euro di incentivi per le energie rinnovabili finiscono nel camino dei termovalorizzatori. Questo valore deve essere riequilibrato. Le tecnologie veramente rinnovabili sono mature ed il prezzo è diminuito: parliamo di biomasse, impianti eolici e solari, geotermia. Il fotovoltaico è al momento la più interessante. Grazie alla concorrenza, nell’ultimo anno il costo dello stesso pannello è sceso del 30-40%”.

Alberto Chiodi, Presidente di Confcooperative Vicenza, ha invece sottolineato l’importanza della collaborazione: “Ancora una volta il potenziale della cooperazione appare dirompente, in positivo, rispetto a qualsiasi sforzo possa essere messo in campo da un singolo operatore. Ad esempio le cooperative agricole ed i singoli soci sono già proprietari della filiera delle biomasse, e organizzandosi, possono sfruttarla a fini energetici anziché trattarla come scarto della produzione. Credo che su questo dovremo riflettere in modo molto approfondito, alla luce dei costi sempre crescenti, in termini economici ed ambientali, dell’estrazione del petrolio e dell’energia nucleare”.

Il sasso, insomma, è stato lanciato nel sempre più grande stagno delle rinnovabili, con la speranza che gli investimenti, soprattutto nel fotovoltaico, che ancora per questo anno garantirà un buon ritorno economico da parte degli incentivi statali del Conto Energia, proseguano ad un ritmo sempre crescente per consentire al nostro Paese di raggiungere i traguardi imposti dall’Unione Europea in campo energetico.

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