Il Risparmio Energetico è la prima fonte rinnovabile disponibile subito, grazie all’uso efficiente dell’energia.

Le emissioni prodotte dai combustibili fossili, utilizzati per soddisfar la crescente domanda mondiale di energia, provocano mutamenti climatici sul nostro pianeta. Per gli scienziati le temperature del globo in questo secolo potrebbero aumentare da un minimo 1,3°C (se le attuali emissioni di CO2 si stabilizzano rapidamente), sino ad un massimo di 4,3°C, se si impiegherà troppo tempo per limitare le emissioni inquinanti.

Le conseguenze del riscaldamento della terra (desertificazione, migrazioni, sommersione delle coste, ecc.) saranno preoccupanti e potrebbero diventare catastrofiche. L’Unione Europea ha impegnato i Paesi membri affinché, entro il 2020, si riducano del 20% le emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990, si aumenti sino al 20% la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili, si adottino misure per ottenere un risparmio di energia del 20%, rispetto agli attuali consumi. Il Protocollo di Kyoto ha posto come obiettivo una sensibile riduzione delle emissioni di gas serra, solo che invece di diminuirle finora ne abbiamo aumentato la produzione.

Modificare e ridurre i consumi energetici è urgente e necessario per:

1. questione etica e sociale (attualmente il 28% della popolazione mondiale consuma il 77% della produzione mondiale di energia, mentre l’altro 72% vive soltanto con il 23%)

2. motivo strategico (l’Europa, e l’Italia in particolare, dipendono dai Paesi extracomunitari per il fabbisogno di combustibili fossili e di conseguenza la sicurezza degli approvvigionamenti non è sempre garantita)

3. ragione economica (il costo annuale della bolletta energetica rappresenta oggi una delle voci più rilevanti del bilancio familiare)

Bisogna cambiare le proprie fonti di approvvigionamento energetico, ponendo come l’obiettivo l’uso di fonti rinnovabili (sole, vento, acqua, ecc.). Sarà un percorso molto lungo, perchè l’energia prodotta da fonti rinnovabili sarà ancora per molto una quota marginale dell’energia necessaria ad assicurare il livello di consumi del mondo occidentale e lo sviluppo dei paesi emergenti.

Con piccoli accorgimenti, nelle abitazioni e negli altri edifici civili è possibile risparmiare sino al 30-35% di energia, mantenendo le medesime condizioni di comfort. Tutti possiamo agire attraverso comportamenti quotidiani intelligenti e ecosostenibili nell’uso degli apparecchi e degli impianti (che consumano energia), scegliendo elettrodomestici, caldaie e condizionatori, tenendo conto delle indicazioni riportate sull’etichetta energetica e acquistando quelli maggiormente efficienti, migliorando l’efficienza energetica dell’impianto di riscaldamento e di condizionamento della casa e dell’edificio nel suo insieme.

Il riscaldamento domestico avviene bruciando combustibili fossili, generalmente gasolio e gas metano, che inquinano l’atmosfera e costano molto cari, ed insieme al consumo di energia elettrica, contribuisce notevolmente all’emissione di anidride carbonica (CO2) in atmosfera, producendo l’effetto serra, e causando mutamenti climatici. Il costo annuale delle spese di riscaldamento delle nostre abitazioni rappresenta ormai una delle più importanti voci di spesa del bilancio familiare ed è, purtroppo, destinata ad aumentare.

In Italia l’efficienza media del sistema edificio-impianto di riscaldamento è del 46%: cioè ogni 100 euro spesi per il riscaldamento, ben 54 vengono dispersi dai muri male isolati, dalla caldaia poco efficiente e dal camino, invece di essere utilizzati per riscaldare la casa. Migliorare l’efficienza delle nostre case e dei nostri impianti di riscaldamento, significa risparmiare energia, ridurre l’inquinamento e le spese.

Bisogna quindi considerare l’impianto termico e l’edificio come un unico sistema che deve essere quanto più possibile efficiente dal punto di vista energetico. L’efficienza energetica del sistema edificio-impianto è tanto più alta quanto più basso è il consumo di energia necessario per il mantenimento delle condizioni ambientali che favoriscono il benessere termico: pertanto l’attenzione va rivolta sia alle potenzialità dell’edificio nel ridurre il lavoro degli impianti, sia alla scelta delle tecnologie impiantistiche più efficienti.

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