La riduzione delle emissioni di CO2 non comporterebbe una crescita eccessiva dei prezzi

Ecco che, una volta finito la conferenza di Copenhagen, è necessario darsi da fare e cominciare a lavorare e a sviluppare progetti per riuscire a dimezzare, entro il 2050, le emissioni di CO2, rispetto al 1990.

Come tutti sanno è una misura che non si potrà non prendere, perché bisogna evitare che l’effetto serra continui a martoriare il nostro pianeta, facendo crescere la temperatura media di oltre due gradi centigradi.

Insomma le soluzioni a questo grave problema sono sotto gli occhi di tutti: i paesi industrializzati devono fare grandi investimenti nelle energie rinnovabili e dare un netto taglio ai consumi di combustibili fossili, come ad esempio petrolio e gas.

Anche se tutti questi investimenti poi non avranno una grande influenza sulla nostra vita quotidiana, che resterà, in linea di massima, sempre la stessa.

Secondo una ricerca della Northwestern University, ridurre le emissioni al 50%, produrre negli Usa, una crescita dei prezzi media che non supererebbe il 5%; stesso discorso vale per l’Europa che tagliando le proprie emissioni di CO2, porterebbe ad un aumento percentuale stimato in circa l’1-2%, sulle basi delle precedenti esperienze storiche su 40 diversi prodotti di consumo.

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