Centrale fotovoltaica dall’aspetto di un lago pronta in soli tre mesi

E’ possibile produrre energia da fonti rinnovabili in fretta e senza deturpare il paesaggio circostante? Il successo del progetto in Val Sabbia dimostra di si. Pronto in soli tre mesi uno dei più grandi impianti fotovoltaici d’Europa che assume l’aspetto di un lago.

 

A testimonianza dell’impresa, i rappresentatnti di una comunità montana intervistati dal Corriere della Sera hanno spiegato come questo gioiello di innovazione e ecologia sia stato creato in soli tre mesi grazie all’impegno e alla forza di volontà. L’impianto copre infatti una superficie di 38.438 metri quadrati attraverso l’utilizzo di 24.000 pannelli fotovoltaici che non possono essere visti in lontananza. Questo perchè si è scelto in ambito progettuale di inclinarli di soli 10 gradi perdendo in questo modo il 5/6 % di rendimento, e trasformando questa distesa di pannelli in lontananza in un grande lago.

A questo proposito è intervenuto il consigliere provinciale e sindacodi Provaglio, Ermano Pasini, che ha spiegato che l’idea è nata quando si è venuti a conoscenza degli incentivi disponibile per le rinnovabili, gli stessi che a breve saranno abbandonati dal governo, e che hanno permesso di realizzare in soli tre mesi questa grande opera. L’architetto Antonio Rubagotti, che il 28 dicembre ha dichiarato l’ultimazione dell’impianto ci ha tenuto a sottolineare che non sarebbe stato possibile realizzare tutto questo senza l’impegno costante di operai e tecnici che si sono dati un gran da fare, anche in orari notturni per ultimare i lavori in tempo.

Per realizzare l’impianto è stato chiesto alla Banca Cooperativa Valsabbina un mutuo di 23 milioni di euro, ora dopo l’ultimazione dell’impianto si stima che l’allacciamento alla rete produrrà un ricavato di 5 milioni di euro l’anno, a fronte di un corrispettivo di 7,8 milioni di kW che consentirebbero di non far pagare più l’energia elettrica ai comuni circostanti. Inoltre si pensa ad un ampliamento dell’impianto che trasformera il “lago” in un vero e proprio Parco delle Energie Rinovabili che fornirà un ulteriore milione di kW annui, derivanti dall’installazione di pale eoliche e di un mulino ad acqua. Si tratta di un esempio da seguire oltre che di una testimonianza di quanto sia impossibile prescindere dai finanziamenti che hanno mandato avanti fino a questo momento il settore della green economy.

 

 

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