Dissequestrato un parco eolico, finito in un’inchiesta per mafia

Il sequestro del 15% del capitale sociale di Minerva Messina è stata fatta nel mese di settembre 2010. Un tribunale della città di Trapani ha dissequestrato l’azienda Minerva Messina. Il 15 % delle quote di quest’azienda è detenuto dalla Greentech Energy Systems, uno sviluppatore danese rinnovabili di potenza, che aveva acquistato le quote di un parco eolico siciliano.

Il parco eolico in questione era stato uno dei beni acquisiti nel 2007 dalla Greentech, da Vito Nicastri, finito nell’inchiesta della polizia, che aveva sequestrato beni legati ad un ex azionista del progetto. La Greentech Energy System, che da allora ha collaborato costruttivamente con le Autorità italiane per garantire rilascio delle azioni. Il sequestro del 15% delle azioni della Minerva Messina non ha interessato le operazioni o il finanziamento del progetto Minerva Messina e non ha avuto alcun impatto economico, la società non è stata accusata di alcun illecito e la produzione è continuata nello stabilimento, con 34.500 megawattora generati nel corso dell’anno, più di un quarto della produzione di Greentech.

Il Parco eolico di Minerva Messina si trova nell’area territoriale di Palermo. L’impianto è costituito da 21 aerogeneratori asincroni trifasi ciascuno avente una potenza di 2,3 MW per complessivi 48,3 MW. L’impianto del Produttore è collegato provvisoriamente in allacciamento T rigido alla linea a 150 kV Furnari–Ucria di proprietà Terna.

Peter Høstgaard-Jensen, presidente del Consiglio di Amministrazione di Greentech, ha commentato: “Greentech è molto soddisfatta che l’attesa conclusione sia stata finalmente raggiunta. Il sequestro non ha avuto alcun effetto sulle operazioni dell’azienda, ma è stato un elemento dirompente nell’immagine della Società e per la sua reputazione. Il rilascio delle azioni è un’ulteriore prova della forte organizzazione italiana introdotto nel Greentech negli ultimi 12 mesi”.

“Avere il sequestro delle azioni a causa di una connessione con la mafia non è stato bello. Ma ora siamo fuori dalla lista nera per gli investitori”, ha detto Sigieri Diaz della Vittoria Pallavicini Chief Executive Officer di Greentech in un’intervista telefonica.

Greentech prevede di ridurre la dipendenza dall’Italia, dove ha impianti per oltre 168 megawatt di energia eolica in funzione. Poichè sono cambiate le condizioni del mercato, i vertici della Greentech hanno deciso di concentrarsi sulle attività in Polonia. “poichè il governo italiano, afflitto da crescenti tassi di interesse e di una economia stagnante, ha dichiarato di voler ridurre gli incentivi per l’energia pulita, la nostra società sta studiando nuovi mercati al di là Italia” ha commentato Diaz Pallavicini.

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