Il sorpasso delle vetture “green”

metanoÈ di pochi giorni fa la notizia diramata dall’UNRAE, l’Unione Nazionale dei Rappresentanti Autoveicoli Esteri, dello storico sorpasso delle vetture a gpl o metano su quelle a benzina. A novembre in Italia le immatricolazioni di auto ad alimentazione alternativa hanno raggiunto il 30,27% del mercato contro il 30,07 di quelle a benzina.

Nel giro di un anno, dunque, siamo passati dalla vendita di un’auto a gpl o metano su quindici ad un rapporto di una su cinque, merito, tuttavia, non di una improvvisa sensibilizzazione delle coscienze ecologiche, bensì degli incentivi statali che hanno reso particolarmente conveniente l’acquisto di tali vetture. Inoltre, l’incertezza riguardo la proroga dei bonus, lascia immaginare un’ulteriore impennata di vendite nel mese di dicembre.

Nonostante la leadership indiscussa del gasolio, cresce, dunque, il parco circolante “green”, il che si traduce in un vero e proprio boom per le aziende impegnate nella produzione degli impianti bi-fuel, ma soprattutto ha un impatto significativo sulla riduzione delle emissioni di Co2 la cui media, da gennaio ad ottobre, è passata da 145 a 137,2 g/km.

Tra i carburanti verdi il Gpl rimane il più diffuso, ma è il metano ad essere, in assoluto, il più ecologico fra quelli disponibili (la produzione di auto totalmente elettriche è ancora in fase di studio, anche se abbastanza avanzato): il livello medio di emissioni Co2 prodotte dalle vetture a metano è il più basso tra i carburanti in commercio, non vengono emesse polveri sottili, e sono ridotte le emissioni di azoto e idrocarburi non metanici.

Se a tutto ciò aggiungiamo che il metano consente di accedere al totale degli incentivi ma, soprattutto, che è l’unico carburante ad aver subito una riduzione del prezzo alla pompa negli ultimi sei mesi, contrariamente all’aumento di gasolio, benzina e Gpl, è facile desumere che acquistare oggi un’auto poco inquinante sia un grande vantaggio economico oltre che una scelta intelligente dal punto di vista ambientale.

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