Esclusiva italiana nella produzione di bioetanolo di seconda generazione

Il sistema di trasporti eco-sostenibili non passa solo per i nuovi sistemi di mobilità, ma anche per i biocarburanti che andranno a costituire le fondamenta della mobilità del futuro. Proprio per questo è iniziata la realizzazione a Vercelli del primo impianto industriale a livello mondiale che sarà capace di produrre bioetanolo di seconda generazione.

Il nuovo impianto sarà capace di produrre 40 mila tonnellate all’anno  grazie all’impiego della canna comune di fosso e biomasse di cellulosa di legno che possono essere reperiti anche dalla cellulosa. All’inaugurazione, a testimonianza della sua portata innovativa, hanno presenziato il vicepresidente della Regione Piemonte, il presidente di Legambiente e il segretario della commissione Ambiente al Senato. Il progetto in dirittura d’arrivo è nato con il progetto Chemtex con la collaborazione del Politecnico di Torino.

Si intende infatti rendere nel settore degli eco-carburanti, il Piemonte e quindi l’Italia un punto di riferimento. In questo modo si otterranno numerosi vantaggi anche per quanto riguarda la salvaguardia delle colture destinate all’alimentazione che come detto non vengono intaccate da questi nuovi combustibili, inoltre non necessitano di elevati quantitativi di acqua e fertilizzanti assorbendo più CO2 di quanta ne viene realmente emessa.

Per quanto riguarda il funzionamento del biocarburante il biocarburante di nuova generazione consentirà una riduzione dei consumi di petrolio oltre che dei gas serra.  La caratteristica fondamentale da considerare è che il bioetanolo potrà essere utilizzato da subito in aggiunta al petrolio in un un quantitativo che non superi il 10% della miscela. In questo modo si favoriranno anche le aree rurali che potrebbero ricevere nuova linfa dalla realizzazione di aree per la produzione degli stessi biocarburanti, che si candidano di fatto, a diventare i carburanti del futuro.

 

 

 

 

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