Italcementi a Matera: l’eco-trasformazione dell’impianto

È stato inaugurato a Matera, alla presenza del presidente del gruppo, Giampiero Pesenti e del consigliere delegato, Carlo Pesenti, il ”rinnovato” impianto della Italcementi. L’impianto è stato aperto nella zona di Matera nel 1974, lungo la vecchia statale Appia, è stato completamente ristrutturato, rendendolo ancora più efficiente sia dal punto di vista industriale che ambientale.

Solare: l’Europa mira al grande deserto africano

Un recente articolo apparso su Bloomberg recita: “il Sahara garantisce un irraggiamento pressoché doppio rispetto a quello riscontrabile in Europa, quindi se l’Unione Europea vuole davvero raggiungere il 20% di energia elettrica prodotta direttamente da fonti rinnovabili entro dieci anni, allora perché non costruire impianti fotovoltaici direttamente in una delle zone più adatte a tale compito, trasportando poi l’elettricità attraverso linee correnti posizionate al di sotto del Mar Mediterraneo?”.

Una soluzione che potrebbe essere molto più semplice del previsto, perché il Nord Africa si sa, potrebbe rappresentare una vera e proprie fonte inesauribile per gli impianti che, in questo modo, potrebbero garantire energia al continente Europeo e ai territori ospitanti.

Come procede l’espansione delle rinnovabili in Italia?

A quanto pare il settore delle rinnovabili continua ad espandersi ottenendo discreti risultati nell’intero panorama finanziario ed economico del Paese, sono sempre più numerosi i comparti che si rivolgono alle rinnovabili, soprattutto l’industria che sembra aver trovato negli impianti alimentati ad energie pulite, il proprio vero punto di svolta.

Aziende e traffico: prima causa di inquinamento in Italia

La nota associazione ambientalista Legambiente nei giorni scorsi ha pubblicato il rapporto Mal’Aria industriale 2010, documento volto ad analizzare in maniera accorta e precisa, lo stato di salute dell’aria che respiriamo, rilevando la quantità di sostanze inquinanti presenti nell’aria.

Lo studio, come suggerisce in prima istanza già il nome, si focalizza soprattutto sui danni derivanti dall’immissione selvaggia nell’aria di sostanze dannose da parte, soprattutto, delle aziende che si posizionano tra le cause principali dell’inquinamento complessivo. In particolar modo emerge la responsabilità primaria dell’industria pesante, uno tra i principali motori dell’economia italiana, che emette nell’aria la maggiore quantità di veleni come metalli pesanti e diossine.

Da Homo sapiens a Homo Empathicus: la termodinamica salverà il mondo

Si sa che il riscaldamento globale è una tra le minacce più preoccupanti che gravano sul capo degli esseri umani che abitano il pianeta terra, e probabilmente, rappresenta uno tra i più grandi e paralizzanti problemi che l’uomo debba imparare ad affrontare.

Secondo la teoria del grande economista Jeremy Rifkin, noto anche per le sue attività politiche sia pacifiste che ambientaliste, se l’uomo vuole salvarsi dall’ineluttabile destino dell’estinzione, deve inevitabilmente imparare a riorganizzare la propria società secondo un nuovo modello societario basato sull’empatia.