Il futuro delle nostre città, e della qualità delle nostra vita, dipende dalle scelte che compiamo oggi, in particolar modo di quelle in campo ambientale, che condizionano lo sviluppo del nostro pianeta. Coniugare progresso economico e salvaguardia ambientale è, ormai, fondamentale, e i principali fautori della campagna a favore di uno sviluppo sostenibile sono sicuramente gli operatori nel campo delle fonti energetiche rinnovabili. È abbastanza diffusa la consapevolezza della necessità di coniugare lo sfruttamento di queste ultime, con la costruzione delle nostre città, rendendo la bioedilizia comune e regolamentando l’inurbamento: trasformandolo da mera cementificazione selvaggia ad armonioso connubio di tecnologia e architettura.
A tal proposito, ieri, l’Unione Europea ha avviato un importante progetto che mira ad aiutare le amministrazioni pubbliche che intendono investire nella costruzione di immobili eco-compatibili. PATRES, Public Administration Training and coaching on Renewable Energy Systems, finanziato nell’ambito del bando IEE (Intelligent Energy Europe Programme 2009), sta vedendo svolgersi presso AREA Science Park di Trieste il primo meeting dei partner, provenienti da sette paesi: Italia, Austria, Croazia Estonia, Repubblica Ceca, Romania e Spagna. Il nostro paese partecipa attraverso il Consorzio per l’Area di ricerca di Trieste (il suindicato AREA Science Park) e ForSer ente di Formazione e Servizi per la Pubblica Amministrazione di Udine.
Il progetto impiegherà i fondi europei per promuovere l’utilizzo di tutte le fonti rinnovabili (fotovoltaico, biomasse, solare termico, geotermia) in piani di costruzione o ristrutturazione degli edifici. Esso è rivolto ai dirigenti degli enti locali o delle società impiegate nel campo dell’edilizia popolare, a cui fornirà assistenza tramite un percorso formativo e un programma per la realizzazione di piani energetici.
