Rinnovabili: incentivi per 220 miliardi entro il 2032

Secondo un’analisi elaborata da Assoelettrica, basata sui dati dell’Autorità e del GSE, il costo totale degli incentivi che saranno destinati in Italia alle fonti rinnovabili elettriche dal 2009 al 2032 sarà pari a circa 220 miliardi di euro, con un picco di spesa pari a 12,5 miliardi di euro previsto per il 2016 (all’incirca circa 200 euro per ogni cittadino italiano).

La commissione sui risultati di stress da il suo ok per Fukushima

La fase per il riavvio dei reattori nucleari in Giappone, prima fermati per le ispezioni ordinarie, e poi bloccati a causa della crisi della centrale di Fukushima, è piu’ vicina: la Nuclear Safety Commission (Nsc), che la commissione indipendente per la sicurezza nucleare, ha dato il via libera ai risultati degli stress test delle unità 3 e 4 della centrale di Oi, prefettura di Fukui, gestite dalla Kansai Electric Power.

Google vince il premio “Azienda Green” di Greenpeace

Stando alla lista stilata da Greenpeace, quest’anno è Google l’azienda mondiale più eco compatibile e con minor impatto ambientale. Abbiamo già visto come ha risolto il problema prati assumendo delle simpatiche caprette, ma è impegnata su più fronti per ridurre al minimo i consumi energetici e l’inquinamento.

L’imprevedibilità rende poco plausibile il nucleare

L’energia nucleare è una delle forme meno astute di produzione di energia. Per quanto si possano costruire centrali superspettacolari, piene di misure di sicurezza, dovrai comunque fare i conti con due fattori: l’imprevedibilità umana e l’imprevedibilità della natura. L’imprevedibilità umana ha provocato il disastro di Chernobyl. L’imprevedibilità della natura quello di Fukushima.

Il Giappone valuta la contaminazione

Otto mesi dopo il terremoto di magnitudo 9 e il conseguente tsunami che ha paralizzato il Giappone, con l’aggiunta del disastro della centrale nucleare Daiichi di Fukushima che ha vomitato materiale radioattivo per centinaia di chilometri, gli scienziati hanno tracciato mappe che mostrano la quantità delle ricadute di materiale radioattivo, ritrovata nell’ambiente nelle settimane dopo il disastro.

Allerta Giapponese con riso contaminato

In Giappone la situazione è abbastanza seria, visto che adesso a far compagnia all’acqua, arie e carni, nella lista di cose contaminate dalla centrale nucleare di Fukushima, c’è anche il riso. Non c’è da stupirsi assolutamente visto che è già da tempo che si parlava di livelli di radioattività ben superiori a quelli di Chernobyl nella aree colpite dal sisma e dal conseguente tzunami.