Ancora problemi a Fukushima? (seconda parte)

Secondo una dichiarazione sul sito web del programma di gestione della crisi della centrale di Fukushima Daiichi, i lavoratori hanno scoperto che dell’acqua radioattiva è stata messa in un contenitore di scolo vicino a uno di quei dispositivi di depurazione, causando la perdita.

Il sistema è stato spento e la perdita è apparentemente cessata, ma i lavoratori in seguito hanno trovato acqua altamente radioattiva che fuoriusciva da alcune fessure nel muro di cemento del contenitore, che colavano in un canale di scolo che porta al mare. I dipendenti della centrale hanno bloccato la perdita con sacchi di sabbia. Il quotidiano Asahi Shimbun ha già pubblicato degli articoli che sostengono come più 220 tonnellate di acqua rdioattiva possano adesso trapelare dalla struttura danneggiata dal disastro che ha colpito la centrale quasi nove mesi fa.

Nell’acqua fuoriuscita qualche giorno fa, è stata misurata la presenza di 16.000 becquerel per litro di cesio-134 e 29.000 becquerel per litro di cesio-137, secondo i dati pubblicati. Questi numeri sono rispettivamente 270 volte e 322 volte superiori ai limiti di sicurezza del governo giapponese, avvisano gli esperti. Entrambe le sostanze sono facilmente assorbite dal tessuto vivente e possono aumentare notevolmente il rischio di sviluppare il cancro.

Quest’estate lo stato della crisi della centrale sembra sia stata la pressione continua che ha costretto alle dimissioni il primo ministro Naoto Kan, alla luce della sua gestione della crisi, percepita carente, e per le persistenti preoccupazioni per la salute pubblica. Nei mesi successivi, i media giapponesi hanno riferito che più di 140 bovini erano sospettati di essere contaminati, per aver ingerito paglia con cesio radioattivo. Il governo sospese tutte le spedizioni di bovini da carne della regione, poichè erano stati spediti bovini dalla regione di Fukushima, per i consumatori a livello nazionale.

Gli effetti del disastro nucleare del Giappone continuano a farsi sentire altrove. Questa settimana, la statunitense Nuclear Regulatory Commission tramite il suo presidente, Gregory Jaczko, ha esortato a decidere, in breve tempo, come mettere in atto i cambiamenti di sicurezza per migliorare la risposta ai disastri delle centrali nucleari in tutti gli Stati Uniti.

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