Anev: le tre riforme necessarie per dare l’impulso decisivo all’eolico

L’Anev, all’interno di un’audizione sull’eolico di qualche giorno fa, aveva espresso anche le linee guida per rilanciare l’intero settore.
La prima riforma che bisogna necessariamente mettere in atto è quella riguardante gli incentivi all’energia eolica, in modo tal da dare al settore un equilibrio sia sotto il profilo finanziario che sotto quello regolamentare, evitando l’introduzione di eventuali speculazioni.

In primis, quindi, bisogna partire da una base solida, come i certificati verdi, a cui deve essere apposto un floor, una modifica delle quote l’obbligo e delle esenzioni, oltre che dei coefficienti previsti, in modo tale da dare un impulso positivo al settore.
La seconda riforma riguarda la campagna di informazione, che deve uniformarsi a criteri di correttezza e trasparenza, con l’obiettivo di togliere tutti i dubbi al paese sull’eolico.
La terza riforma, infine, concerne un’ulteriore semplificazione delle norme relative all’autorizzazione degli impianti, applicando quindi le disposizioni fissate dall’Unione Europea.
In questo modo, grazie anche al recepimento nella normativa italiana, entro il 5 dicembre 2010, della direttiva comunitaria 2009/28/CE riguardante le linee guida sulle fonti rinnovabili.

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