Ridotto l’impianto eolico di Piobbico-Urbania

Qualche mese fa, precisamente a fine ottobre, venne presentato, durante una seduta aperta del consiglio comunale di Urbania, provincia di Pesaro-Urbino, il progetto per la realizzazione di un parco eolico da parte della MTRE, società nata dalla Merloni Finanziaria, holding di controllo del gruppo Ariston Thermo di Fabriano e dalla Tre – Tozzi di Ravenna.

L’impianto di Piobbico Urbania eviterà l’emissione in atmosfera di circa 80.000 tonnellate l’anno di anidride carbonica coprendo il 45% del fabbisogno energetico dell’area.

A seguito della presentazione del progetto, diversi enti prefigurarono problemi riguardanti la realizzazione di nuove strade, la presenza di aerogeneratori nella zona del Monte del Picchio e Monte Romualdo e la visibilità nella zona del Parco Ducale di Urbania.

A poco più di due mesi dalla diffusione del primo progetto, Mtre accoglie le richieste dei cittadini di Urbania e comunica la volontà di ridurre l’impianto portandolo dalle 24 pale iniziali a 15. I risultati anemometrici hanno, infatti, indicato che, anche riducendo il numero delle pale, il parco eolico sarà in grado di produrre energia pulita a sufficienza.

Abbiamo voluto accogliere le richieste presentate in Conferenza di Servizi dai vari enti, in particolare dal Comune di Urbania, che si è fatto portavoce delle richieste dei cittadini, e dalla Sovrintendenza” ha dichiarato Sisto Merolla, consigliere di amministrazione di Mtre, il quale ha proseguito: “Siamo consapevoli dei timori che premono sulla popolazione circa la costruzione di nuove strade sui paesaggi interessati. Alla luce quindi dei confortanti dati sul vento, che ci hanno tranquillizzato sulla capacità produttiva del sito, abbiamo deciso di lanciare questo forte segnale di disponibilità. Progettando un parco da 15 pale la necessità di realizzare nuove strade sarà molto ridotta, limitando in maniera considerevole l’impatto, già contenuto, sull’ambiente”.

Il nuovo progetto è già stato illustrato ai rappresentati delle varie amministrazioni direttamente sul luogo di realizzazione del parco, e sarà presto formalizzato nell’ambito del procedimento di valutazione di impatto ambientale della Regione Marche.

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