Fiera delle Rinnovabili: 22 milioni da destinare alle rinnovabili, ma nessuna risposta in merito al nucleare

Il Ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola, pur non potendosi presentare alla Fiera dedicata alle Rinnovabili che chiuderà i battenti il 21 Marzo prossimo, ha ugualmente inviato un comunicato che mette in luce intenti e misure che il Governo ha deciso di attuare in merito alla nuova adozione di energie rinnovabili nel contesto italiano.

Secondo le dichiarazioni di Scajola, il governo ha in dotazione circa 22 milioni di euro,  interamente da devolvere a piani di ricerca e di riconversione rispetto all’utilizzo di fonti da energia pulita.

Una dichiarazione alquanto legittima, seppur altrettanto legittima risulta essere il dubbio che sorge a noi cittadini rispetto alle misure che l’Italia ha deciso di intraprendere rispetto al nucleare.

Sappiamo che l’attuale Governo ha sempre annunciato un ritorno al nucleare, e non ha mai esitato a far rientrare tale produzione energetica all’interno del settore delle rinnovabili, ma la situazione nell’ultimo mese ha subito una fortissima battuta d’arresto, in quanto l’Unione Europea ha ribadito che il nucleare non può essere inserito all’interno delle energie rinnovabili che, per ora, risultano essere esclusivamente sole, biomasse, biofuels e vento.

Restano così molti dubbi rispetto alle dichiarazioni del ministro che non sembra aver dato delucidazioni in merito alla precisa destinazione del danaro stanziato, e oltretutto, restano numerose perplessità anche rispetto alle nuove politiche che l’Italia dovrà adottare per poter rientrare negli standard previsti dall’UE entro il 2020.

Un’ultima domanda affolla la mente di noi lettori e sostenitori dell’energia green..
Riuscirò davvero l’Italia, entro appena dieci anni, e produrre almeno il 17% di energia pulita richiesta dal trattato?

Per ora non ci resta che aspettare e seguire i possibili sviluppi di una vicenda che presenta ancora molti punti interrogativi.

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