Capannori, quattro giorni per entrare nel mondo dei rifiuti zero

Il virtuosismo ambientale ormai in Italia ha raggiunto livelli altissimi tanto da rendere paragonabili piccole realtà italiane a grandi realtà americane come Capannori, città toscana e la metropoli californiana, San Francisco. I due paesi infatti si possono vantare di aver raggiunto l’insperato traguardo dei rifiuti zero diventando un esempio per tutti.

Proprio in ragione di questo virtuosismo a Capannori dal 6 al 9 ottobre ci saranno quattro giornate dedicate ai rifiuti e al riciclo con l’iniziativa  “Giornate Internazionali: esperienze comuni verso Rifiuti Zero“, e aprirà le porte con la presentazione del nuovo manuale di Marinella Correggia intitolato Zero Rifiuti. La scelta di aprire la manifestazione con la presentazione di un libro non è una scelta casuale ma ben ponderata come il sindaco di Capannori ci ha tenuto a sottolineare:  “Perché solo dando vita a profondi cambiamenti culturali e a nuove consapevolezze sarà possibile avere un mondo più pulito, un ambiente sostenibile, un futuro migliore per i nostri figli.

Lo abbiamo sperimentato con la positiva esperienza della raccolta porta a porta. Quando i cittadini sollecitati da incontri e assemblee hanno compreso la portata della novità hanno partecipato attivamente dando vita a quella che amo definire la rivoluzione culturale di Capannori. Credo che le Giornate Internazionali sui Rifiuti Zero siano un’occasione davvero importante per fare rete, affinché tutte le amministrazioni pubbliche italiane virtuose in campo ambientale mettano insieme idee e risorse per tagliare insieme nuovi importanti traguardi”.

Altro ospite illustre è stato il vice sindaco di Napoli Tommaso Sodano, comune che in ogni caso ha vissuto e sta vivendo i suoi disagi a causa dei rifiuti e può, quindi, trarre grandi benefici da questi giorni che saranno da lezione da parte di un paese così all’avanguardia nel campo dello smaltimento dei rifiuti. In questo modo si possono aiutare o in qualche modo indirizzare verso la retta via quei paesi che hanno difficoltà di organizzazione e gestione del ciclo di smaltimento e riciclo dei rifiuti.

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