Università di Durham: efficienza e greenbuilding

Il mese scorso è stato inaugurato il Palatine Centre, il nuovo quartier generale dell’Università di Durham, che con i suoi materiali naturali, i corridoi di luce, gli impianti solari smart rappresenta una delle strutture universitarie più green al mondo.

Il nuovo edificio infatti racchiude in un’unica struttura le principali innovazioni tecnologiche del nostro secolo, grazie alle quali si è già aggiudicato la certificazione BREEAM “excellent”. I lavori per la sua realizzazione si sono prolungati per cinque anni per un costo complessivo di circa 50 milioni di sterline. Il progetto commissionato agli architetti della PH Partnership hanno messo in atto una serie di strategie in grado di garantire l’efficienza energetica dell’edificio.

Nel Palatine Centre, infatti, sono stati installati pannelli fotovoltaici, collettori solari e pompe di calore geotermica che riescono a coprire il fabbisogno energetico dell’intera struttura grazie ad un sistema di sensori che vengono costantemente monitorati per sfruttare al massimo l’efficienza della tecnologia fotovoltaica. Inoltre, è stato realizzato un sistema di raccolta delle acque piovane che, dopo esser state filtrate, vengono nuovamente inserite nella rete idrica.

Un’altra caratteristica importante della struttura è l’impianto di ventilazione naturale che risulta di fondamentale importanza nel periodo estivo evitando quindi l’aumentare dei costi relativi alla climatizzazione. Inoltre, per rendere maggiormente efficiente il Palatine Cente, le coperture sono state rivestite in parte con uno strato verde pensile su cui è piantato il sedum, il quale aiuta l’isolamento termico e limita al minimo le spese di manutenzione, in quanto si tratta di un’essenza sempreverde particolarmente autonoma.

I progettisti hanno collocato il nuovo edificio universitario tenendo conto dei fattori ambientali circostanti. L’ingresso si caratterizza per un unico atrio centrale vetrato. Grazie all’inserimento di coperture trasparenti l’illuminazione naturale degli ambienti garantisce un’importante riduzione dei costi energetici della luce prodotta artificialmente.

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