Acqua potabile dal mare, ora si può

Il problema fondamentale del terzo mondo è la completa assenza o grave carenza di acqua che costringe le popolazioni ivi stanziate a periodi interminabili di carestia, oggi però il problema sta per essere risolto, infatti sono 2 le invenzioni che cambieranno le sorti della madre terra Africana.

Sembra quasi un controsenso il fatto che un continente con la maggior estensione di deserto arido sia anche completamente circondato dal mare, ecco perchè il desiner/inventore Phil Pauley e l’ Università delle Tecnologie di Delft in Olanda, hanno progettato 2 sistemi di desalinizzazione dell’acqua marina in modo da renderla potabile per le popolazioni meno fortunate.

Il primo sistema (inventato dal desiner inglese per intenderci) è basato sull’ utilizzo di pannelli solari posti su una grande cisterna cilindrica galleggiante in mare, che utilizzeranno l’energia solare per far si che avvenga il processo di desalinizzazione, o più specificamente osmosi inversa ( cominciamo con il dire che l’osmosi è il processo naturale mediante il quale una soluzione più concentrata di soluto tende a spostarsi attraverso una membrana osmotica verso la soluzione meno concentrata creando così un equilibrio tra le 2 soluzioni, nell’osmosi inversa invece si forzerà questo processo grazie all’intervento di una pressione aggiunta a quella osmotica già presente attraverso una membrana più spessa che in questo modo tratterrà il soluto, in questo caso il sale marino, e restituirà dall’altro lato della membrana acqua pura n.d.r.), producendo così acqua pura da poter utilizzare in qualsiasi momento. Per ora il progetto è solo un concept e quindi non ancora utilizzabile, ma si spera possa entrare rapidamente in commercio in modo da rendere la vita più semplice alle popolazioni che patiscono siccità perenne.

Ora parliamo del secondo sistema di desalinizzazione creato dalla UTD in Olanda. Semplici e conosciuti all’uomo sin dall’antichità i mulini a vento ci continuano a stupire e se prima ci rendevano le cose semplici per sfamarci, ora ce le rendono semplici per dissetarci, infatti grazie alla forza del vento i mulini pomperanno acqua dall’oceano in un filtro osmotico applicando una pressione di 60 bar e riuscendo a desalinizzare acqua sufficiente per 500 persone in una sola giornata, i serbatoi saranno capaci di immagazzinare acqua sufficiente per 5 giorni in casi di siccità estrema e per 2 gioni in caso di mancanza di vento.

La meraviglia assoluta sarà che in caso di mancanza totale di vento questi mulini potranno essere alimentati manualmente per la produzione continua di acqua dunque nessuno patirà più la sete con uno di questi congegni. Al momento questi sono solo concept ma siamo alle ultime fasi di sviluppo quindi l’ UTD pensa di immettere a brevissimo un primo prototipo sul mercato in modo da monitorarne la funzionalità.

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