Il fotovoltaico va in crociera

Ancora una news riguardo la crescente sinergia tra turismo e sostenibilità: la Royal Caribbean, operatore turistico specializzato in crociere, secondo al mondo per dimensioni, ha recentemente inaugurato “Oasis of the Seas”, la più grande nave da crociera che mai abbia solcato i nostri oceani.

Oltre alle 225.000 tonnellate di stazza, 360 metri di lunghezza, 65 metri di larghezza e altrettanti di altezza con ben 16 piani di cabine, la vera notizia è che, tra le sue peculiarità, è contraddistinta dalla presenza di un impianto fotovoltaico. La grossa nave da crociera è stata dotata di 21.000 metri quadrati di pannelli solari a film sottile, un’installazione costata, secondo quanto dichiarato dalla società statunitense che opera in questo ambito dal lontano 1969, ben 750.000 dollari.

Nonostante il notevole sforzo economico, però, a causa delle dimensioni e dei consumi complessivi della nave, l’energia fotovoltaica prodotta dall’impianto serve a soddisfare solo una piccola parte del fabbisogno energetico totale di questo gigante del mare; l’energia pulita verrà utilizzata per illuminare la passeggiata e le aree centrali di sosta. Per capire quindi i motivi che hanno spinto la Royal Caribbean a realizzare il progetto occorre ascoltare fonti della società stessa che segnalano come le ragioni dell’investimento vadano ricercate nella scelta di “gestione ambientale” volta a rendere le loro navi sempre più efficienti dal punto di vista energetico ed ambientale (sono in atto anche interventi volti a ridurre le emissioni nocive e a migliorare l’efficienza degli impianti di illuminazione e condizionamento per ridurre al minimo il fabbisogno energetico).

Un primo passo, dunque, è stato fatto, in attesa di sviluppi della tecnologia fotovoltaica che rendano i pannelli più efficienti e permettano una produzione energetica più elevata consentendo alle strade del turismo e dello sviluppo sostenibile di incrociarsi più spesso, e magari, in un futuro, di camminare di pari passo.

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