Ride sharing: la California ne regola il funzionamento

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Ultime news dal mondo della mobilità sostenibile. La California regola il funzionamento del ride sharing attraverso l’approvazione di un documento che definisce le regole attraverso le quali le aziende che operano su questo mercato possano facilitare l’incontro tra i proprietari delle macchine e coloro che chiedono un passaggio.

Il ride sharing può rappresentare un nuovo ed interessante mercato. E’ questa la visione lungimirante dello stato della California che lo scorso 19 Settembre ha approvato un documento che ne regolamenta il funzionamento. D’ora in poi infatti le aziende di servizi di car-sharing, come ad esempio Lyft, Sidecar e UberX andranno a riempire una nuova categoria di business chiamata Transportation Network Company.

Per farne parte bisogna passare al vaglio di una commissione, prevedere un’assicurazione di almeno un milione di dollari in caso di incidente, un percorso di training per gli autisti che fanno parte della community e una serie di controlli sulla loro precedente condotta. Per coloro che saranno trovati sotto l’effetto di alcool o sostanze stupefacenti non ci sarà alcun tipo di tolleranza. La sicurezza infatti è proprio uno degli aspetti su cui la legislazione ha cercato di porre maggiore attenzione, dando garanzie e coperture assicurative adeguate per passeggero, autista e terze parti eventualmente coinvolte.

Ovviamente le associazioni dei taxisti californiani in una decisione che legittima il ride sharing hanno visto una sorta di minaccia per il loro lavoro quotidiano, poiché queste aziende adesso possono comportarsi come veri e propri taxi, indicare la loro posizione, conoscere quella del passeggero e in modo veloce prenderlo, portarlo dove vuole e proseguire il proprio viaggio. Ma l’esempio californiano verrà seguito anche altrove?

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