Lecce: al Festival delle Energie fischi e polemiche per gli organizzatori!

Per alcuni, un attesissimo momento, per altri un semplice evento sulle energie alternative, per qualcun altro, invece, una manifestazione subdola ed ambigua! Parliamo del Festival dell’Energia che si è tenuto nei scorsi giorni a Lecce.

E’ stata una manifestazione dalla grande portata date le innumerevoli proposte e gli svariati workshop messi a punto proprio per scandagliare il prossimo futuro delle rinnovabili in territorio italiano, eppure, a poche ore dalla chiusura dell’evento, c’è già chi parla di flop!

C’è da chiedersi, allora, come mai un evento di questa portata non ha affatto riscosso il successo annunciato?

Tra le prime cause, si ritrova la certa responsabilità della classe politica attuale che sembra aver glissato l’evento non fornendo la giusta e necessaria pubblicità, ma questo non sembra essere l’unico motivo, in quanto si è palesata una motivazione nascosta e probabilmente molto più sconcertante.

Al momento della chiusura della giornata conclusiva, tra strumenti tipici, pizziche e tarantelle, sembra essersi alzato un imponente coro fatto di proteste e fischi, ovviamente non diretto ai musicisti ignari, ma bensì ma agli organizzatori dell‘evento (Airis, Assoelettrica e Federutility) che, secondo i partecipanti, hanno cercato di veicolare ed incanalare i cittadini leccesi verso un possibile “Si” all’installazione di una centrale nucleare in terre leccesi.

Uno dei momenti che sembra aver particolarmente deluso e preoccupato “la popolazione del rinnovabile” è stato l’invito con annessa conferenza tenuta da Luca Iezzi, un famoso giornalista appartenete alla redazione de “La Repubblica” che sotto lo sgomento degli spettatori ha presentato il suo libro: “Nucleare? Sì, grazie”.

Una mossa subdola e meschina, commenta la gente che all’apertura di siti nucleari proprio non ci sta, e che piuttosto che soccombere a decisioni immotivate e irrazionali, preferisce far sentire il proprio dissenso!

A quanto pare, insomma, gli organizzatori ci hanno provato ma l’esperimento proprio non è andato a buon fine, grazie soprattutto alla caparbia dei cittadini che hanno manifestato braccio a braccio con gli ambientalisti per evitare l’invasione selvaggia di impianti e siti nucleari!

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