Costo del petrolio alle stelle, crescita inevitabile

La crescita del prezzo del petrolio e dei suoi derivati ha ormai raggiunto un costante livello di aumento che difficilmente potrà essere fermato. La ragione è tanto devastante quanto banale, non è una fonte illimitata e come tutte le cose che servono e finiscono aumentano vertiginosamente di prezzo.

Per quanto si voglia pensare che il futuro nel quale non ci sarà più petrolio è lontano la realtà è proprio questa, il prezzo ambientale che attualmente ci si trova a dover soddisfare è troppo alto e troppo difficile da sostenere.

Ecco che allora nascono le trivellazioni nei posti più impensati ed ecco che il prezzo del barile di petrolio va alle stelle. Tutto normale e scontato se solo non fosse il fatto che l’uso del petrolio non stenta a diminuire o almeno non come dovrebbe per far posto alle fonti rinnovabili. Il problema che si andrebbe a creare sarebbe quello di trovarsi di fronte ad una crisi insostenibile della mobilità e non solo che non si è riuscita ad adatare in tempo.

Il mondo dipende ormai troppo dall’oro nero per potersene sbarazzare in maniera immediata ma sono le politiche che incentivano le fonti alternatiche che alla lunga avranno ovviamente ragione. Può sembrare tutto scontato ma è una realtà contro la quale ci si scontrerà presto se è questo il ritmo al quale si continuerà a viaggiare. Ogni giorno nel mondo vengono estratti 75 milioni di barili e secondo quanto stimatodal Nature Publishing Group la terra avrebbe ancora una disponibilità di mille miliardi di barili disseminati su tutto il globo che corrispondono più o meno alla quantità estratta dall’uomo fino a questo momento con la differenza che il rimanente sarà molto più complicato da portare in superficie rispetto a quello precedentemente estratto.

Uno studio in questo senso è stato fatto dagli economisti David King e James Murray che hanno affermato come l’insostenibilità di costi del petrolio non derivi dall’elevato costo del petrolio stesso quanto al costo necessario per reperirlo, ecco che quindi a diventare merce rara non è il petrolio in sè ma il petrolio “a basso costo”. Di questo passo quindi sembra inevitabile spendere sempre più soldi per ricercare petrolio nei posti più impensabili del mondo e come chiara conseguenza perdere la possibilità di acquistarlo ad una cifra modica che per quanto detto continuerà ad alzarsi fino a rendere la spesa insostenibile.

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