In arrivo a Venezia i biovaporetti alimentati ad oli vegetali

Il settore della mobilità sostenibile è in costante evoluzione, e per quelli che pensano che sia rivolto al solo trasporto su strada ecco in arrivo dalla città sull’acqua, Venezia, il primo esempio di trasporto eco-sostenibile sull’acqua, il biovaporetto.

Si tratta quindi di vaporetti ecologici che non sarebbero più alimentati con i carburanti fossili ma sarebbero alimentati con carburanti a semi di girasole derivanti dal mais. L’idea iniziale, del Settore Bioenergie e Cambiamento Climatico di Veneto Agricoltura,  sarebbe quindi attraverso questo nuovo progetto di ridurre l’inquinamento utilizzando mezzi di trasporto, anche marittimi, praticamente non inquinanti.

Il nuovo progetto è infatti stato presentato alla Scuola Grande di San Rocco di Venezia durante un convegno proprio sui Biocarburanti. In questo modo non solo si vogliono incentivare i trasporti eco-sostenibili ma si vuole spostare in quella direzione anche lo stesso turismo. Al contrario di quanto si possa pensare è un quantitativo ingente quello di CO2 prodotto dai mezzi marittimi veneziani, se si pensa che si tratta di 170 imbarcazioni sempre attive che con questo nuovo progetto riuscirebbero a ridurre le loro emissioni di ben 60.000 tonnelate.

Non si tratta quindi solo di un’idea assurda e priva di concreti vantaggi ma un progetto dai risvolti concreti. Il problema fondamentale nasce quindi dalle modalità di produzione dei biocarburanti vegetali, essi possono infatti essere ottenuti secondo diverse modalità come il recupero degli olii di privati e ristoranti utilizzati per le fritture oppure dall’utlizzo di olio vegetale puro. Anche se il progetto mostra tutti i buoni propositi del caso viene a mancare un tassello fondamentale che avrebbe potuto incidere ancora maggiormente sulla riduzione dell’inquinamento veneziano, ovvero l’inquinamento derivante dalle grandi navi in transito dalle quali deriva ben il  15% di tutto l’inquinamento. Si tratta quindi solo di un piccolo passo in avanti nella riduzione delle emissioni di anidride carbonica ma che fa ben sperare nel continuo sviluppo in quella direzione della mobilità.

 

 

 

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