Nuovo confronto sul nucleare in Italia

Ogni volta che si apre il discorso su energia nucleare per il sostentamento energetico nazionale con la costruzione di nuovi impianti, le parti si scindono, le opinioni fioccano, ma trovare un punto di incontro è impossibile, soprattutto perchè c’è chi crede che sia l’unica soluzione e chi invece non vuole saperne.

A riguardo ha parlato anche il Sindaco di Cosenza, oltre che vicepresidente Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), che al termine della Conferenza Unificata, a proposito del parere favorevole dato dall’Associazione dei comuni italiani sulla delibera Cipe per la definizione della tipologia di impianti per l’energia nucleare ha detto: “Quando si parla di impianti nucleari chiediamo che siano almeno di terza generazione e che l’attività di controllo sia scadenzata, con una periodicità almeno ventennale”.

Pareri a riguardo anche da parte delle quattro regioni delle quali quattro ( Veneto, Piemonte, Campania, Lombardia )si sono schierate a favore,  e otto si sono schierate contro il nucleare ( Emilia Romagna, Basilicata, Umbria, Toscana, Sardegna, Liguria, Puglia, Sicilia). Le regioni che si sono schierate dalla parte dell’assenso hanno comunque chiesto che vengano garantiti impianti che siano di terza generazione anche se hanno riconosciuto ed osservato, in particolare nella persona di Vito De Filippo, presidente della Basilicata che : “Su questa materia come è noto c’é divisione  e alcune Regioni, tra cui la Basilicata, considerano sbagliata non solo la strategia generale ma questa delibera Cipe che è un atto impreciso per molti aspetti e superficiale”.

Ad intervenire sull’argomento è stata anche un’autorevole esponente della cultura nazionale, Umberto Veronesi , creatore dell’omonima Fondazione, oltre che presidente dell’agenzia per la sicurezza nucleare ha ammesso: “Dovremo tutti accettare l’inevitabilità dell’energia nucleare. Non è un’opzione, è una necessità. E’ difficile immaginare un futuro senza nucleare”, nonostante “abbiamo contro le lobby dei petrolieri”. Veronesi è intervenuto in occasione di un convegno organizzato da EnergyLab, sostenendo che “i combustibili fossili finiranno. Sono una risorsa finita, non infinita. Io che ho 15 nipoti non posso che essere preoccupato. Nel 2150 tutti i combustibili fossili saranno esauriti o in via di esaurimento”. Parole quindi abbastanza chiare che danno la misura di quanto la situazione sia difficile in questo ambito anche per quanto riguarda il mettere d’accordo tutte le coscienze.

VERONESI, ATOMO NON E’ UN’OPZIONE MA UNA NECESSITA’
“Dovremo tutti accettare l’inevitabilità dell’energia nucleare. Non è un’opzione, è una necessità. E’ difficile immaginare un futuro senza nucleare”, nonostante “abbiamo contro le lobby dei petrolieri”. Umberto Veronesi, presidente dell’Agenzia per la sicurezza nucleare, è tornato così, nel corso di un convegno organizzato da EnergyLab, a sostenere le ragioni dell’atomo. Il nucleare, ha sottolineato, è necessario perché “i combustibili fossili finiranno. Sono una risorsa finita, non infinita. Io che ho 15 nipoti non posso che essere preoccupato. Nel 2150 tutti i combustibili fossili saranno esauriti o in via di esaurimento”.

“i combustibili fossili finiranno. Sono una risorsa finita, non infinita. Io che ho 15 nipoti non posso che essere preoccupato. Nel 2150 tutti i combustibili fossili saranno esauriti o in via di esaurimento”.

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