Torri fotovoltaiche 20 volte più efficienti dei pannelli tradizionali

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Ultime news dal mondo del fotovoltaico. Dal MIT (Massachusetts Institute of Technology) arrivano le torri fotovoltaiche, 20 volte più efficienti dei pannelli solari tradizionali.

Le innovazioni tecnologiche nel campo dell’energia fotovoltaica si susseguono velocemente nell’ultimo periodo. Di recente vi avevamo parlato dei pannelli solari calpestabili, la nuova frontiera sperimentata da un gruppo di studenti della George Washington University della Virginia. Oggi vi parliamo delle torri fotovoltaiche, sperimentate da un gruppo di ricercatori del MIT (Massachusetts Institute of Technology). Non c’è nessuna novità per quanto concerne la tecnologia dei pannelli, ma si tratta solo dello sfruttamento dei vantaggi dati dal 3D sul fotovoltaico in modo da sfruttare al meglio tutte le superfici, lo spazio e l’area disponibili. Il dato centrale di questa nuova sperimentazione infatti è proprio quello di sfruttare le 3 dimensioni sviluppandosi in verticale.

In questo modo quindi i ricercatori del MIT sono riusciti a superare i limiti dei normali pannelli solari, poiché a parità di superficie piana occupata riescono a garantire una maggiore quantità di assorbimento dell‘energia solare, grazie al loro orientamento verso il sole. Infatti, queste torri fotovoltaiche hanno una marcia in più, cioè che i pannelli che si trovano in una posizione inferiore riescono a catturare i raggi solari anche quando il sole è basso all’orizzonte, al contrario dei pannelli solari “piatti” che in queste situazioni giornaliere perdono la loro efficacia.

In questo modo non c’è più bisogno di tenere in considerazione il picco giornaliero di produzione delle ore centrali della giornata. La migliore ripartizione della produzione dell’energia durante il giorno avrebbe infatti diversi vantaggi tra cui quello di agevolare l’autoconsumo diretto delle utenze dall’impianto fotovoltaico. L’unico limite di questa installazione è dovuto all’ombreggiamento reciproco che potrebbe generare dall’affiancamento di più torri fotovoltaiche, ma nonostante ciò si tratta senza dubbio di una tecnologia che ben si adatta in contesti dove lo spazio utilizzabile si presenta ridotto.

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