Rilancio rinnovabili, la posizione delle imprese

Arriva l’assoluto stop al nucleare, e ora le aziende delle rinnovabili dicono la loro pretendendo i fatti dal governo e non più le promesse. A chiederlo sono le imprese di fonti rinnovabili e in particolare di fotovoltaico tra le quali spicca Assosolare. Le aziende sono tutte pronte a ripartire dal risultato referendario e dalle parole di Berlusconi per avviare il processo di crescita.

Per quanto riguarda invece l’aspetto finanziario i titoli sono in forte crescita con incrementi al di sopra di dieci punti percentuali che talvolta hanno portato a sospensioni a rialzo del titolo. Alla luce di questa nuova realtà dei fatti è intervenuto il presidente di Assosolare che ha affermato:Come Assosolare invitiamo il Governo ad un’azione efficace verso le rinnovabili, considerato che l’azione normativa degli ultimi mesi ha solo bloccato il settore che stenta a ripartire. Occorre puntare a obiettivi più ambiziosi nel lungo periodo con step intermedi di medio-lungo termine”.

Invece secondo quanto riferisce l’ANIF, Associazione Nazionale dell’Industria Fotovoltaica :”non servono incontri sporadici, ma un tavolo permanente Governo-Industria delle rinnovabili, che possa monitorare la crescita del mercato e intervenire dove c’é bisogno”. Chianetta, presidente di Assosolare ci ha  tenuto inoltre a sottolineare come il governo avesse deciso a Febbraio di talgiare gli incentivi alle rinnovabili per rendersi immune dalle speculazioni finanziarep erp poi modificarlo a Maggio con un nuovo sistema di programmazione degli incentivi  attraverso la previsione di un tetto di spesa massima oltre che un registro del Gse sui grandi impianti.

Il settore delle energie rinnovabili ha avuto in Italia una crescita costante anche in termini occupativi visti i 14 mila posti occupati che hanno consentito una drastica riduzione della CO2 emessa nell’ambiente che ha fatto risparmiare 21 milioni di euro. La potenza totale installata nel paese secondo quanto riferisce il Gse è di 30 GW, quantità che si è incrementata del 160%, e del solo 20% se si considera il solo eolico. Dati che fanno pensare e che fanno sempre più propendere verso degli investimenti in questa direzione.

 

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