Recupero delle acque piovane

Un rapporto della Protezione Civile relativo al 2007, indica che le precipitazioni in autunno ed inverno sono dimunuite rispetto alla media tra il 20 ed il 40%, e che la neve ha ricoperto un terzo del territorio rispetto all’anno scorso. Gli effetti meteorologici allarmanti interessano anche il nostro paese e le previsioni preannunciano l’arrivo di importanti cambiamenti climatici, in passato avversati o minimizzati, che invece sembrano comincino a manifestarsi con preoccupante puntualità.
L’assenza o l’abbondanza di precipitazioni, protrattasi per molto tempo, ha fatto comprendere quanto le risorse idriche possano essere importanti e fragili in un paese come il nostro. L’acqua è stata trattata come se fosse una risorsa illimitata e gratuita. Oggi si scopre che le falde acquifere non sono inesauribili come si pensava in passato(ad esempio l’acqua prelevabile dai pozzi artesiani è sempre di meno).

Andrebbe anche considerata la quantità d’ acqua necessaria per la preparazione dei beni di consumo. Il Governo sta pensando a tagli dei consumi idrici non essenziali di acqua (all’agricoltura, all’energia ed alle imprese). L’Italia è ai primi posti tra i paesi europei con riferimento alla domanda complessiva di acqua.

L’acqua è preziosa, ed inizia davvero a scarseggiare. Per modificare questa situazione saranno necessari cambiamenti, a livello politico-economico, sul modo di intendere lo sviluppo e sulle ricadute di quest’ultimo sull’equilibrio ecologico del pianeta. Dal punto di vista pratico, invece, servono invece immediate risposte su come affrontare le emergenze dell’oggi e dell’immediato futuro.

Da qualche anno a questa parte, in molte zone di Italia è aumentata la sensibilità sulle problematiche legate all’inquinamento del suolo e delle acque. La normativa dei comuni comincia ad essere più attenta e dettagliata. Le Asl effettuano controlli maggiori. Per gli interventi sparsi sul territorio, non collegabili alla pubblica fognatura, viene sempre più spesso indicato come sistema di depurazione la fitodepurazione piuttosto che la vecchia fossa insufficiente nel trattamento delle acque o impianti a ossidazione totale (che impiega fanghi attivi, però difficili da gestire).

Un caso interessante è quello realizzato nel Comune di Sant’Ilario d’Enza (Re), che dimostrando grande sensibilità in tema ambientale, ha previsto nel proprio Piano Regolatore Generale che, nelle nuove lottizzazioni, le acque piovane debbano essere convogliate in un apposito invaso permeabile. Per questo, l’acqua piovana non viene trattata come rifiuto, ma è stata riportata dove naturalmente dovrebbe andare: alla terra. Questa realizzazione si trova in una zona limitrofa ad un’area destinata a parco pubblico in cui esistevano già due laghetti, con funzione di raccolta delle eccedenze delle acque bianche irrigue e piovane sottoposte ad una prima depurazione. In tal modo sono stati evitati sovraccarichi della rete durante i violenti piovaschi favorendo la ricarica delle falde acquifere e creando un invaso sufficiente all’irrigazione del parco stesso. Un altro intervento è stato realizzato nel “Quartiere Brenta” dove, grazie al fatto di trovarsi su un vecchio ramo del torrente Enza ricco di ghiaia e sassi, è stato realizzato una sorta di “lago” sotterraneo. Le acque piovane vengono convogliate in un impianto di trattamento delle acque di prima pioggia per dividere i residui depositati su strade e parcheggi, quindi al “lago”.

Tra i sistemi in grado di offrire un immediato contributo alla soluzione dei problemi dello spreco, della penuria e dei crescenti costi dell’approvvigionamento idrico vi sono sicuramente quelli basati sul recupero e riciclaggio delle acque meteoriche. I proprietari di un giardino di casa può recuperare acqua piovana per annaffiare il, terrazza con giardino o lavare la macchina e anche bagni di lavaggio (per esempio fabbisogni annui a persona: Sciacquone da 10 litri = 10.000 litri, lavaggio biancheria circa 3.600 litri Fioriera = circa 6.000 litri/metro quadrato, irrigazione del prato di circa 60 itri/metro quadrato, Pulizia terrazza e auto circa 1.000 litri).

Ogni anno, potremmo esserein grado di recuperare in media circa 950 litri di acqua per metro quadrato di tetto. Le piogge non sono distribuite equamente nel Sud ea al Nord:

Nord 1120 mm/anno – Centro 980/mm/anno – Sud 949mm/anno – Isole750mm/anno

Il recupero di acqua piovana dal tetto diventa evidente nel lungo periodo e da 3 grandi vantaggi:

  1. Non avere limitazioni nell’uso quando ci sono restrizioni significative sull’acqua (possiamo mantenere un prato appena piantato, o irrigare un giardino, o riempire una piscina…). I controlli diventano sempre più comuni, e più cari. L’unico modo per utilizzare l’acqua fuori casa legalmente è utilizzare l’acqua piovana.
  2. Si risparmia sulla bolletta dell’acqua, visto che l’acqua potabile è costosa ed il suo prezzo aumenta di anno in anno. Per quanto tempo abbiamo intenzione di sprecare questa acqua e di conseguenza i nostri soldi? Ma semplicemente di smettiamo di usare l’acqua potabile quando non è necessario! Al di là della economia, è solo una questione di buon senso. Dov’è l’interesse nello spreco dell’acqua potabile? Lo sapevate che circa 600 milioni di metri cubi di acqua potabile che vanno nel nostro bagno?
    E l’uso di acqua piovana che è naturalmente priva di calcare permette di usare meno detersivo per fare il bucato?
    I sistemi di recupero delle acque piovane fanno decisamente rima tra economia ed ecologia.
  3. Si preservano le nostre risorse, poiché l’acqua è un bene prezioso che si deve assolutamente salvare. Attualmente, il deficit idrico delle acque sotterranee è uno dei maggiori degli ultimi 60 anni. Al di là delle questioni di quantità, l’acqua è sempre più inquinata (i 2/3 delle acque sotterranee è inquinata ed i nostri fiumi non ne sono risparmiati). Raccogliere le acque piovane preserva le acque sotterranee da tutti gli usi che non richiedono necessariamente acqua potabile e contribuisce anche alla ritenzione idrica e quindi a ridurre le inondazioni, gli alluvioni ed il sovraccarico degli impianti di depurazione.

1 Comment

  1. Brunos

    In un momento di tale congiuntura economica, una soluzione importante sarebbe quella di risparmiare almeno l’acqua piovana se possibile..costa davvero poco e si può utilizzare l’acqua piovana ad esempio per irrigare il proprio giardino, orto, etc.
    Ho acquistato anch’io dei piccoli serbatoi da Emiliana Serbatoi..sarebbe bene che anche la maggior parte delle persone capisse che questa è una soluzione davvero vantaggiosa sotto parecchi punti di vista.

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