In Italia il 25,5% dell’energia è prodotta da fonti rinnovabili

Poco più di un quarto di tutta la produzione di energia elettrica in Italia, ovvero il 25,5 per cento, che risulta essere  pari a 76.964.4 GWh, è prodotta da fonti rinnovabili.

La produzione di  elettricità dall‘idrico rappresenta ben i due terzi tra tutte le fonti rinnovabili. Le altre fonti rinnovabili sono tuttavia in crescita, come, per esempio, le biomasse, l’eolico, geotermico ed il fotovoltaico. Per questo motivo l’incidenza dell‘idrico sta calando (-4,5 punti percentuali rispetto all’anno 2009), mentre quella di eolico, del fotovoltaico e delle biomasse cresce (rispettivamente +2,4, +1,5 e +1,3 punti percentuali).

A sostenerlo sono i ricercatori di Fondazione Impresa, secondo i quali le regioni che presentano la maggiore incidenza di energia rinnovabile, in relazione alla produzione totale di energia elettrica, sono la Valle d’Aosta (100 %), il Trentino Alto Adige (91,9 %), l’Umbria (55,3 %) e la Basilicata (53,0 %). Agli ultimi posti troviamo le regioni Sicilia (10,7 %), la Puglia (10,4 %) e la Liguria (3,4 %).

Le regioni che registrano una maggiore crescita dell’incidenza della quota di energia elettrica da fonti rinnovabili sull’energia elettrica totale prodotta tra gli anni 2009-2010 sono l’Umbria (+ 19,3 punti percentuali), il Molise (+ 13,5  punti percentuali) e l’Abruzzo (+ 7,6  punti percentuali). La quota di energia rinnovabile è invece diminuita in Trentino Alto Adige (- 0,8  punti percentuali), in Piemonte (- 0,7  punti percentuali) ed in Liguria (- 0,4  punti percentuali).

In Italia, fatta cento la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, la fonte idrica ha l’incidenza maggiore (66,4 per cento), seguono le biomasse (12,3 per cento) e l’eolico (11,9 per cento). un poco più distaccate le fonti del geotermico (7,0 per cento) e fotovoltaico (2,5 per cento).

La Campania, la Sardegna e la Basilicata, più delle altre Regioni, producono l’energia elettrica da un mix eterogeneo di fonti rinnovabili, come l’idrico, l’eolico, il fotovoltaico e le biomasse.

Bisogna riconoscere che la Toscana è la sola regione italiana a sfruttare la geotermia.

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