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Sacchetti di plastica, arriva la legge che ne bandisce la produzione

30 Gen 2012
Luigi V
Ecologia e rifiuti

Grazie ad un decreto legge approvato il 25 gennaio non sarà più possibile finalmente mettere in commercio sacchetti biodegradabili, la diffusione della plastica inquinante viene quindi estirpata in questo modo alla radice rendendo più facile il raggiungimento dell’obiettivo del solo utilizzo dei sacchetti biodegradabili.

I limiti sono stati esposti sulla gazzetta ufficiale che sancisce in maniera definitiva, grazie alle pressioni del Ministro per l’Ambiente Corrado Clini, quello che era stato deciso nell’ormai lontano 2007, allorquando si pensò di eliminare i sacchetti di plastica per sostituirli con i biodegradabili in virtù del comune interesse ambientale.

L’impegno è stato preso non solo a livello nazionale ma anche europeo per cercare in maniera comune di eliminare, per quanto possibile una parte della minaccia ambientale portata dalla plastica.

A tal proposito si legge in un comunicato di Legambiente, chiaramente soddisfatta per il risultato ottenuto: “Da ora in poi un sacchetto per essere definito veramente biodegradabile deve garantire la sua compostabilità secondo la norma europea EN13432, che mette al bando anche gli shopper realizzati con gli additivi, ampiamente diffusi nel commercio al dettaglio nel nostro Paese”

Quanto ai limiti imposti sui sacchetti di plastica si parla di 200 micron per i sacchetti ad uso alimentare e 100 per quelli ad uso non alimentare, che rappresentano praticamente non i sacchetti comunemente utilizzati nei supermercati ma quelli di plastica più spessa che si tende a riutilizzare. Quindi largo all’utilizzo delle buste sottili e monouso di tipo biodegradabile che consentono così un grosso risparmio per quanto concerne l’impatto ambientale nel settore della vendita al dettaglio. Si tratta chiaramente di un piccolo passo che però mostra la volontà da parte di questo Governo di interessarsi dei problemi dell’ambiente puntando ad una società più sostenibile.

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