La politica europea dell’energia

Il Consiglio Europeo ha riconosciuto la necessità di nuove iniziative per sviluppare partenariati nel settore energetico, tra le quali la sicurezza energetica, gli investimenti in sostenibilità e protezione dell’ambiente, le tecnologie a basse emissioni di carbonio, l’efficienza energetica e la sicurezza nucleare.

L’UE vuole proporre modalità concrete per ampliare la cooperazione nel settore energetico, oltre alle importazioni. Questa politica è compatibile con la strategia europea in materia di sicurezza del dicembre 2003, riesaminata dal Consiglio europeo nel dicembre 2008, sulla quale è basata.

L”impegno dell’UE vuole arrivare anche nei forum mondiali come il G-20, per promuovere un numero maggiore di politiche energetiche sostenibili nei paesi terzi, migliorando nel contempo la trasparenza del mercato, contenendo la volatilità del mercato internazionale e collaborando per un mercato energetico globale che sia meno vulnerabile agli shock e alle perturbazioni dell’approvvigionamento.

Nelle relazioni con i paesi in via di sviluppo e meno sviluppati, l’UE vuole fornire un contributo di rilievo allo sviluppo economico ed alla lotta alla povertà, facendo dell’energia sostenibile e dell’accesso a essa una priorità delle sue politiche di sviluppo.

L’UE ha dimostrato che insieme è possibile ottenere risultati che nessuno Stato membro da solo può conseguire. Queste forze devono essere sfruttate ulteriormente per trasformarsi in un approccio comune.

La strategia Europa 2020 individua nel rafforzamento della politica energetica dell’Unionle, una delle priorità essenziali dei prossimi anni. Di conseguenza propone di sviluppare una politica energetica avente le seguenti priorità:

  • rafforzare il mercato energetico interno

  • rafforzare i partenariati per un’energia sicura, sostenibile e concorrenziale

  • migliorare l’accesso all’energia sostenibile per i paesi in via di sviluppo

  • promuovere le politiche dell’UE oltre i confini.

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