Risparmio energetico: quali sono gli apparecchi che consumano di più?

Il nostro popolo di certo non può essere identificato come l’esercito dello spreco, perché in questo gli americani ci battono di sicuro, eppure numerosi sono i comportamenti sbagliati che apportano un danno alle nostre finanze e ancor prima all’ambiente che ci ospita.

La prima cosa che ognuno di noi potrebbe cominciare a fare senza nemmeno troppa fatica è quella di ridurre gradualmente gli sprechi che solitamente conducono ad un consumo esagerato dell’energia elettrica.

A pensarci sembra quasi paradossale, in quanto l’Italia è uno dei Paesi europei che maggiormente potrebbe sfruttare i benefici del sole, tanto da poter ottenere il 100% dell’energia domestica solo installando pannelli solari e fotovoltaici.

Ma a quanto pare tutto ciò non accade, difatti secondo i dati elaborati dalla Cgl ogni anno noi italiani consumiamo circa 18 miliardi di Kwh, spendendo oltre 5 miliardi di euro e immettendo nell’atmosfera ben 13 miliardi di kg di CO2.

Facendo una stima approssimativa si potrebbe dire che si tratta di tremila Kwh per 650 euro e 2.200 kg di CO2 l’anno una cifra certamente non così piccola.

A volte non siamo neppure abituati a vedere quanti e quali sono gli sprechi che ci circondano, soprattutto per quanto riguarda l’elettricità, ma non solo, in quanto a ben vedere anche un semplice pezzo di carta, una biro e un qualsiasi e comune oggetto non elettronico porta con sé una lavorazione che ha richiesto una certa dose di energia producendo quindi CO2.

Bisogna fare attenzione se non altro agli elettrodomestici che richiedono grossi quantità di Kw, come tutti gli apparecchi per il riscaldamento/raffreddamento che sembrano essere responsabili del 23% degli sprechi domestici, seguiti a ruota dall’illuminazione (12%),da tutti i dispositivi audio e video (10), boiler elettrico (8) e infine la lavatrice (7%).

Un occhio di riguardo, quindi, quando si utilizzano tali tecnologie, al fine di alleggerire l’inquinamento e preservare l’ambiente.

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