Arriva in Egitto la prima centrale termodinamica

Basta guardarsi intorno per potere avere la prova tangibile che le energie rinnovabili cominciano a diffondersi in tutto il mondo con sempre maggiore vigore.

Sorgono impianti in ogni punto strategico della terra e sembra quasi che ogni Paese abbia deciso di voler iniziare a sfruttare le risorse che la terra gli offre, proprio perché rinnovabili, pulite e soprattutto gratuite.

Allora vediamo il proliferare di impianti eolici nei paesi ventosi, o impianti che sfruttano il moto ondoso nei paesi che hanno a che fare con il mare, e ancora più comunemente si assiste ad un costante incremento di impianti fotovoltaici e termodinamici che cominciano a divenire pian piano delle vere e proprie centrali.

Ecco allora che non si poteva non annoverare l’avvio della nuova centrale termodinamica che, entro la fine dell’anno, sarà impiantata in Egitto.

A darne l’annuncio ufficiale il ministro dell’energia e dell’elettricità Hassan Yunis che si è dichiarato soddisfatto rispetto alle previsioni che annunciano circa 140MW di potenza raggiunta.

Si potrebbe quasi parlare, insomma, di un vero e proprio conto alla rovescia per quello che sarà il primo impianto termodnamico in terra egiziana, che sarà finalmente attivo alla fine del 2010.

Il Ministro Yunis aveva già preannunciato qualche mese fa che la centrale in questione interamente gestita dalla compagine governativa e impiantato a sud della capitale, sarebbe stata in realtà collegata direttamente alla rete nazionale di energia.

Tale allaccio permetterà all’Egitto di raggiungere finalmente il tanto agognato previsto per il 2020, di raggiungere almeno il 20% di energia prodotta da energie pulite.

Un passo in avanti anche per l’economia, si direbbe, dato che i giacimenti di gas e petrolio cominciano a scarseggiare e in previsione di una totale etinzione dei giacimenti, risulta quanto mai necessario spostare la propria visuale su un modo di fare energia completamente nuova che giovi al portafoglio e all’ambiente.

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