Da Parigi: pronto l’eolico sui tetti

Fonti rinnovabili sempre più nella vita quotidiana, e da un pò di tempo ha spopolato anche sugli edifici della cultura come la Maison de l’Air, un museo di Parigi che si trova su un’altura e che oltre a fornire un’attrazione turistica è anche un punto di partenza per realizzare dei tetti sempre più rinnovabili tra fotovoltaico ed eolico.

Il museo possiede infatti due turbine a vento che potrebbero essere un primo passo in avanti per l’utilizzo delle turbine eoliche sui tetti cittadini per produrre energia che nel caso del museo riescono a fornire un vero e proprio esercito di generatori. Proprio a dimostrare l’interesse verso l’eco-sostenibilità del futuro, il museo ha ospitato la mostra “Paris +2” che idealizzano il prossimo secolo totalmente verde in cui l’aumento delle temperature abbia ridotto il suo incremento vertiginoso e l’opinione pubblica abbia spostato il proprio interesse verso il pianeta.

Non si limita però solo all’estetica, all’interno del museo ci sono infatti tanti grafici per l’insegnamento puerile sull’aria sugli uccelli e sull’inquinamento atmosferico che sta condizionando la vita del nostro pianeta.  Le turbine sono state installate sul tetto nel 2010 e hanno consentito ai tecnici di monitorare l’energia che sono riusciti a produrre. Non sono stati però eclatanti poichè l’energia prodotta è stata notevolmente ridotta rispetto a quanto pronosticato.

Il problema risiede nell’individuazione delle correnti, rendendo così complicatissimo l’utilizzo dei mulini in un’ottica urbana. Il comune di Parigi quindi non si arrende e decide di provare di nuovo a puntare sull’eolico da tetti che renderà nuovi dati di ricerca grazie ad un nuovo esperimento che avrà la durata di 6-12 mesi. La scelta pionieristica del comune di Parigi è notevole anche per il coraggio dimostrato dopo il fallimento del primo esperimento, la ricerca sulle rinnovabili dimostra come la Francia, che è stato il paese che più ha puntato sul nucleare, voglia volgere l’occhio sul sostentamento energetico verde che oltre a ridurre i rischi umani riduce anche quelli ambientali.

 

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