La geotermia approda ai Campi Flegrei: un successo tutto partenopeo

Novità per la zona flegrea che presto diventerà protagonista dello sfruttamento di uno dei maggiori giacimenti di energia geotermica.

Sembra essere di particolare fascino la storia della vecchia “via Antiniana” in contrada Pisciarelli , costruita oltre un trentennio fa in piena emergenza bradisismo e che,  nel corso degli anni sembra essersi guadagnata l’insolito titolo di unica strada al mondo costruita su un vulcano in perenne stato di attività.

Basta recarsi su posto per notare, anche se non si è esperti della materia, che la strada in questione possiede alcune interessanti caratteristiche, a partire dai vapori e dai gas a forte componente sulfurea che contribuiscono a danneggiare il manto stradale (non di rado raggiungendo elevatissime temperature qualunque sia il perdo dell’anno).

A quanto pare un vero e proprio giacimento di energia pulita ancora del tutto inesplorato.

Ricordiamo che la geotermia mira a sfruttare le risorse localizzate nelle aree vulcaniche ancora in attività, al fine di ottenere il massimo rendimento dal calore volto a generare energia elettrica, come accade oramai da anni in Islanda che sembra esserne stata un po’ il polo precursore di questa fonte di energia.

Ma a quanto pare l’esperimento non sembra essere il primo, in quanto,  come dichiara l’attuale direttore dell’Osservatorio Vesuviano il fisico Marcello Martini,   già negli anni 50 ci furono alcuni tentativi di sfruttamento dell’energia geotermica in zona mofete, (nei dintorni di Baia), seppur date le scarse conoscenze e i pochi mezzi a disposizione,  i margini di successo risultarono fortemente compromessi.

Sembra che a riportare l’attenzione sul sito in questione, alcuni progetti tra cui quello presentato al mondo scientifico dal professor Giuseppe de Natale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia dell’ Osservatorio Vesuviano che,  sembra aver dimostrato gli enormi vantaggi che la zona potrebbe fornire.

Un nuovo passo in avanti anche per il sud che si dimostra, ancora una volta, attento ai nuovi scenari di produzione energetica pulita.

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