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Unione Europea, programma riduzione emissioni 2030

22 Dic 2011
Luigi V
Fonti Rinnovabili

Gli obiettivi posti dall’Unione Europea in termini ambientali si sono fermati all’anno 2020 con un taglio del 20% alle emissioni ma già si pensa oltre poichè si reputano le misure insufficienti, si inizia a pensare alla fase successiva che arriva fino al 2030 realizzando una tabella di marcia che porti fino al 2050.

La tabella di marcia ipotizzata dal commissario europeo per l’Energia , Günther Oettinger, ha evidenziato come la tabella di marcia stabilita assumerebbe validità a partire dal 2014 : “Con la nostra tabella di marcia vogliamo garantire che, per tutti i partecipanti, ci dovrebbe essere una interessante discussione su obiettivi vincolanti per le energie rinnovabili entro il 2030, e questa dovrebbe cominciare ora e portare ad una decisione nel giro di due anni”.

 Si tratta del primo caso in cui si parla in Europa di obiettivi realmente a lungo termine che lasciano intravedere la posizione presa dall’Unione Europea anche sulla scia degli ottimi risultati raggiunti a Durban con l’accordo da raggiungere entro il 2015. L’obiettivo più difficile da raggiungere tra i vari paesi, è quello che si è prefisso la Gran Bretagna un taglio netto delle emissioni del 20% che qualora venisse mantenuto sarebbe davvero eccezionale.

Il problema per conseguire questi risultati consiste nelle forti disparità di fonti rinnovabili presenti tra l’Est Europa che non riesce a distaccarsi dalla fonte energetica principale che è il carbone e quindi le fonti fossili e, dall’altra parte, i paesi scandinavi che rappresentano l’eccellenza delle rinnovabili che vorrebbe ulteriormente incrementare il suo capitale di energia pulita. L’obiettivo fissato per il 2050 sarebbe il raggiungimento di un sostentamento energetico per il 55% derivante da fonti rinnovabili nell’ipotesi più pessimistica e del 75% nell’ipotesi più rosea.

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combustibili fossili, emissioni inquinanti, fonti fossili



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