La Sony progetta le Bio-batterie di carta & acqua

Visti i continui abbattimenti di frontiere nel mondo dell’innovazione tecnologica, con gli smartphone, fotocamere, tablet e quant’altro, si guarda avanti anche per le batterie che alimenteranno questi dispositivi. Le odierne batterie, sono si efficienti, ma hanno il piccolo difetto di essere estremamente inquinanti, e di essere formate da zinco o altri metalli tossici ed estremamente rari e costosi. Ma è dalla fiera delle Nuove Tecnologie in Giappone, che arriva la nuova invenzione che magari rivoluzionerà il mondo delle piccole amiche accumulatrici, infatti sotto uno stand Sony, i ricercatori invitavano le persone alla dimostrazione per la prima batteria alimentata con carta ed acqua.

Questa tecnologia comprende dei pezzetti di cartone ed acqua con all’interno degli enzimi glicolitici. Il procedimento è semplice, i pezzetti di carta, vengono immersi nel liquido e dopo aver dato un’ agitatina, inizia la scissione delle lunghe catene di glucosio presenti nella carta per poi poter scindere le singole molecole in idrogeno ed elettroni, in seguito si preleveranno poche gocce del liquido che verranno posizionate su un piccolo circuito, l’idrogeno andrà a combinarsi con l’ ossigeno e si formerà acqua, mentre gli elettroni entreranno nel circuito elettrico per generare energia sufficiente a muovere una piccola ventola.

Al momento è solo un concept, ma si è riusciti a produrre una batteria di carta sottile come un foglietto, la resa è sempre troppo bassa, ma le aspettative sono altissime. Si punta tutto sulle batterie a carta, viste le difficoltà nello smaltimento e l’alto tasso di tossicità ed inquinamento prodotto dalle semplici batterie a litio.