Produrre petrolio a partire dai tacchini morti?

Trasformare rifiuti organici in etanolo e biogas è ormai, relativamente, cosa vecchia. I rifiuti vegetali possono essere fermentati per produrre etanolo. I rifiuti organici in generale possono venire lavorati per ottenere biogas. Ma se qualcuno arrivasse e vi dicesse “Posso trasformare i vostri tacchini morti in petrolio”, cosa direste?

Una compagnia, che risponde al nome di “Changing World Technologies” sta facendo proprio questo. A partire da rifiuti provenienti da mattatoi. E per rifiuti provenienti dai mattatoi si intende proprio tutto, inclusi teste, piedi, zampe e becchi. Grazie ad un complicato processo di conversione termale, situato a Carthage nel Missouri. Ma non si tratta soltanto di rifiuti di mattatoi. Nel prodigioso cocktail sono contenuti anche vecchi copertoni, plastica varia ed eventuale e liquami dalla fognatura.

Dopotutto è quello che la natura fa da milioni di anni. Il petrolio nasce quando una certa quantità di materiale organico viene a trovarsi in condizioni di pressione enorme, temperature alte e assenza d’ossigeno. Nel loro impianto questa compagnia fa lo stesso. Soltanto in maniera più veloce.

Per adesso il processo è ancora anti-economico, ma la compagnia spera che diventi economico nel giro di pochi anni. Dopotutto avremo bisogno di petrolio anche una volta che le fonti alternative di energia siano diventati dominanti. La nostra civilizzazione si regge interamente sul petrolio, per quanto riguarda l’energia e le materie prime. Guardatevi attorno e contate il numero di oggetti in plastica che vi circondano. E ad un certo punto il petrolio finirà, perciò i tacchini morti potrebbero essere la soluzione.

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