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Un nuovo dispositivo che trasforma CO2 in combustibile liquido

08 Dic 2009
admin
Innovazione Tecnologica

prototipo di generatore CR5Dall’America, precisamente dai Sandia National Laboratoires, arriva una nuova alternativa allo stoccaggio sotterraneo dell’anidride carbonica. Un team di ricercatori, capeggiati da Rich Diver, ha condotto con successo il test di un dispositivo denominato CR5.

Tale macchina è in grado, come un moderno alchimista, di trasformare la CO2 in combustibile liquido. “Finora avevamo condotto solo test in laboratorio, ma ora abbiamo il CR5 è stato sperimentato con successo” spiega Diver. Un’altra importante caratteristica del dispositivo, nonché lo scopo con cui in origine era stato pensato, è quello di poter produrre idrogeno se al posto dell’anidride carbonica viene usata dell’acqua.

Ma come funziona il processo che avviene all’interno del CR5?

Un sistema di concentramento dei raggi solari permette di raccogliere calore fino ad arrivare alla temperatura di circa 1500° C. Viene così innescata una reazione di ossidazione dell’anidride carbonica, che rilascia un atomo di ossigeno e viene quindi trasformata in monossido di carbonio. Proprio il CO, venendo poi combinato con atomi di idrogeno sintetizzati in precedenza, da origine al Syngas, un importante combustibile.

Il problema è che il Syngas non è certo un biocarburante. Tuttavia il dispositivo inventato da Diver costituisce la più efficiente alternativa allo stoccaggio in caverne sotterranee dell’anidride carbonica di scarto prodotta dalle centrali elettriche a carbone.

Occorre però lavorare ancora molto, proprio sull’efficienza stessa, come sottolinea lo stesso Diver. I progetti sono quelli di elaborare una versione commerciabile del dispositivo, che possa ad esempio fornire energia per un comune mezzo di trasporto, tra circa 15 – 20 anni, con tappe intermedie di avvicinamento che si prefiggono di sviluppare e testare un nuovo prodotto ogni 3 anni.

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anidride carbonica, combustibile, generatore, stoccaggio



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