Il Kyoto Club ed i cambiamenti climatici come opportunità (seconda parte)

Il Convegno annuale del Kyoto Club si è svolto a Roma, giovedì 16 febbraio, presso la Sala della Protomoteca del Campidoglio. Tra i relatori, sarà l’ospite d’eccezione Harry Lehmann, Direttore generale per la pianificazione ambientale e le strategie sostenibili dell’Agenzia Federale Tedesca dell’Ambiente, che ha contribuito alla stesura della nuova strategia energetica approvata dal Governo tedesco.

Il Convegno annuale del Kyoto Club si è svolto con i patrocini del Comune di Roma, del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero dello Sviluppo Economico e della Camera di commercio Italo – Germanica

Dopo il controverso risultato della Cop17 di Durban, la comunità internazionale si è ritrovata in un altro importante appuntamento per delineare le condizioni necessarie ad uno sviluppo “low carbon”.

Il Convegno annuale del Kyoto Club è stato pensato per focalizzare l’attenzione sullo sviluppo sostenibile, sulla lotta alla povertà e sulla green economy. Il Kyoto Club vuole tenere conto del fatto che il 2012 sia anche l’anno a cui l’Onu ha dedicato il Sustainable Energy for all, per quel miliardo e trecento milioni di persone che non hanno ancora accesso all’energia elettrica.

Ma cosa significa concretamente tutto questo per gli investimenti infrastrutturali pubblici nell’energia e nei trasporti, per il capitale privato e per l’industria, per la vita quotidiana di tutti noi?

Il convegno annuale del Kyoto Club, organizzato nell’anniversario dell’entrata in viogore del Protocollo di Kyoto, intende affrontare i possibili scenari di questo desiderabile processo dal punto di vista della politica e delle imprese, sia su scala globale che nazionale.

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