Quote aeree CO2, necessita un accordo globale

Non si arresta lo scontro a livello internazionale sull’ingresso del settore dell’aviazione nel mercato europeo della CO2. L’Ue non ha intenzione di fare passi indietro sul nuovo sistema che entrerà in vigore dal 2012, urge invece per un accordo su questo fronte a livello globale, che stenta a decollare nell’ambito dell’organizzazione internazionale dell’aviazione civile, l’ICAO.

Il commissario dell’Ue per il Clima, Connie Hedegaard, dopo l’ultima riunione del Consiglio dell’Icao fa sapere che ”è deludente come le discussioni dell’Icao ancora una volta si concentrino su quanto gli Stati non dovrebbero, invece di soffermarsi su quanto dovrebbero fare, per ridurre le emissioni crescenti dell’aviazione”. La Hedegaard ha ribadito che ”l’impegno dell’Ue è di lavorare con l’Icao per concordare su una soluzione globale”. L’intenzione è di non fare passi indietro sul fronte della legislazione dell’ Unione europea.

Sottoliea infatti che ”L’Europa sta rispettando il suo impegno di ridurre le emissioni, e lo sta facendo in linea con gli stessi principi adottati dalla stessa Icao”. L’invito di Hedegaard agli Stati extra Ue quindi è quello di agire in qualche modo sullo stesso fronte, invece di contestare la strada intrapresa da Bruxelles. Il commissario europeo al Clima precisa che ”se altri paesi vogliono ridurre le emissioni dell’aviazione in maniera diversa va bene: la nostra legislazione afferma che se un paese al di fuori dell’Ue prende ‘misure equivalenti’ per tagliarle, tutti i voli in arrivo da quel paese possono essere esentati dal sistema Ue”.

Auspichiamo che presto si arrivi ad una decuisione comune, prima che sia troppo tardi per tutti noi!

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