Spopolamento ambientale: nel 2050 potrebbero essere 200 milioni

Secondo una ricerca dell’Organizzazione per le migrazioni (International organization for migration), nel 2050 la Terra potrebbe trovarsi di fronte ad un nuovo, enorme problema, ovvero il fenomeno dei rifugiati climatici.

Secondo lo studio dell’agenzia, le migrazioni ambientali ad oggi risulterebbero pari a 50 milioni, mentre tra quarant’anni potrebbe giungere a toccare quota 200 milioni, visto che in vent’anni (dal 1990 ad oggi) si è avuto un incremento del doppio, passando dai 25 milioni dell’epoca agli attuali 50.

Questo fenomeno secondo la ricerca dello Iom è dovuto alle cause più disparate, sia che si tratti di cambiamento clmatico, sia che si tratti di guerre, siccità e catastrofi naturali varie.

Proprio l’effetto serra potrebbe essere la causa principe però, di questa migrazione enorme: a conferma di ciò, è arrivato un parere dell’Ipcc, un gruppo di scienziati che studia, su mandato Onu, gli effetti del gas serra sulla Terra, ritenendolo uno dei fattori fondamentali nel trasferimento della popolazione.

Le possibili soluzioni contro questo fenomeno, secondo le autorità, sono quelle di aiutare i paesi in via di sviluppo,  sostenere la ricerca e le politiche a livello internazionale e nazionale.

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