18 miliardi da pagare all’ Ecuador per Chevron

L’ingente somma da pagare da Chevron, colosso petrolifero, che nel corso di un ventennio ha inquinato gran parte della foresta Amazzonica presente in Ecuador, portando alla morte di animali ed all’ammalarsi di persone, situazione analoga a quella del Niger, dove però la giustizia ancora non ha potuto ancora agire.

La Chevron da anni continua con le trivellazioni ed il gas flaring nel bel mezzo della foresta Amazzonica e parco protetto, senza curarsi dei danni provocati nel corso degli anni, sversando prodotti di rifiuto in specchi d’acqua e in zone residenziali. Il tribunale ha così deciso, dopo una causa aperta nel lontano 1993, di confermare la maxi multa, che la società petrolifera dovrà pagare, basandosi su prove scientifiche e documentate.

La corte ha dichiarato che sono stati arrecati danni alla comunità e violati i suoi diritti umani. A questa sentenza la Chevron però non ci sta, ed ha deciso di fare ricorso in tribunali al di fuori dall’ Ecuador, affermando che la corruzione e la politicizzazione del sistema giudiziario Ecuadoregno hanno portato ad una sentenza falsata e senza rigor di logica sin dall’inizio del processo.

I querelanti erano i portavoce di circa 30.000 persone colpite dalle ingiustizie petrolifere, che dal 1972 subiscono senza poter dar voce alle loro speranze di miglioramento, c’è da dire che la maggior parte delle persone che si ritengono parte offesa sono Indios della foresta che sono usciti allo scoperto ed hanno fatto sentire la loro voce.

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