Biocarburante da piante cresciute nel deserto con acqua di mare

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Biocarburante da piante cresciute nel deserto con acqua di mare. E’ questo il nuovo progetto pilota per rendere più sostenibile la produzione di biocarburante per l’aviazione.

Ultime news dal mondo dei carburanti green. Dopo avervi parlato dei tunicati, organismi marini molto comuni, che potrebbero rappresentare una valida alternativa per la produzione di biocarburanti, oggi vi presentiamo un progetto pilota della Boeing che, assieme al suo Consorzio SBRC, fondato con l’ausilio di altri partner tra cui Etihad Airways e Honeywell UOP, ha dato il via alla sperimentazione di produzione di biocarburante derivato da piante cresciute nel deserto con acqua di mare. A quanto pare, esistono in natura delle piante desertiche che vengono nutrite con acqua di mare e che sono in grado di produrre biocarburante in modo molto efficiente.

A presentare il progetto è il Dottor Alejandro Rios, Direttore dell’SBRC, il quale ha spiegato che le piante chiamate alofite dimostrano, molto più dei risultati attesi, di poter essere utilizzate come fonte per carburante rinnovabile sia per gli aerei che per altri veicoli. Infatti, i semi delle alofite conterrebbero un olio adatto a perseguire questo obiettivo. Per dar corpo al progetto, nei prossimi anni, gli scienziati dell’SBRC creeranno un ecosistema sperimentale piantando due coltivazioni di alofite nel terreno sabbioso di Abu Dhabi. I rifiuti marini costituiti da pesci e gamberi nutriranno le alofite che puliranno l’acqua durante la loro fase di crescita.

Ricordiamo ai nostri lettori che attualmente sono attivi centinaia di progetti che perseguono lo stesso obiettivo, con la caratteristica comune di ricercare alternative ai biocarburanti prodotte a partire da colture convenzionali. L’idea perseguita dall’SBRC è proprio quella di non utilizzare o colpire le colture alimentari, né di favorire la deforestazione, in modo da non minacciare la sicurezza alimentare o l’ambiente.

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