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Biocarburanti: utilizzare i tunicati la produzione

05 Set 2013
Enza D
Petrolio e Combustibili

tunicati

Ultime news dal mondo dell’eco-sostenibilità. Secondo un recente studio i tunicati, organismi marini molto comuni, potrebbero essere utilizzati per la produzione di biocarburanti.

Già tempo fa vi avevamo parlato della nascita a Cadice del primo impianto al mondo in grado di convertire le alghe e i liquami in energia verde. I tunicati, organismi marini molto comuni, potrebbero rappresentare una valida alternativa per la produzione di biocarburanti. E’ questo ciò che sostengono alcuni scienziati dell’Università di Bergen e di Uni Research (un istituto di ricerca privato, specializzato nel campo dell’energia, della biologia molecolare marina e dell’ambiente).

Il progetto, che si avvale di un finanziamento elargito dal governo di 8,7 milioni di corone norvegesi riserva molte aspettative, in quanto i tunicati sono diffusi, facili da riprodurre, economici da allevare e soprattutto sono gli unici animali che producono cellulosa. Quest’ultimo aspetto li rende potenzialmente un’ottima materia prima per la produzione di bioetanolo. Una volta cresciuti, infatti, i tunicati vengono raccolti e la cellulosa di cui è composto il loro mantello (cioè il rivestimento esterno) può essere scomposta per ricavarne gli zuccheri necessari alla produzione di bioetanolo. Inoltre, i tunicati potrebbero essere utilizzati anche come mangime nell’industria ittica poiché contengono Omega-3, ovvero acidi grassi che risultano essere necessari nell’alimentazione dei pesci da allevamento.

Per il momento il progetto sta portando avanti un esperimento pilota nell’allevamento della Ascidia Lunga presso Øygarden, un’isoletta vicino a Bergen, che ha prodotto ottimi risultati. Nonostante l’aspetto, i tunicati sono animali; l’ascidia ha forma cilindrica, consistenza gelatinosa e aspetto biancastro e translucido per una lunghezza di circa 20 centimetri, Si tratta sempre, però, di piccole produzioni: per inserire il prodotto sul mercato in maniera competitiva (visto il bassissimo prezzo per chilo) sarebbe necessario tentare una produzione su larga scala.

Ascidia Lunga, biocarburanti, tunicati, Università di Bergen



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