Gli alcolici confiscati in Svezia diventano combustile verde

Ogni anno alla dogana svedese vengono confiscati migliaia di litri di alcol, sotto forma di liquori e altre bevande alcoliche.  Molti sono i cittadini svedesi che prima di una festa vanno a fare spese in Finlandia, dove l’alcol costa meno. Tornando a casa l’alcol viene spesso e volentieri confiscato loro.

Fino a poco tempo fa tutto questo alcol veniva semplicemente versato nel lavandino e sprecato. Intendo forse dire che sarebbe stato meglio se gli addetti alla dogana lo avessero bevuto? Certo che no, nessuno desidera addetti alla dogana ubriachi. Però sbaglio o l’alcol si può usare come combustibile per produrre energia?

Ebbene si, gli svedesi hanno iniziato ad usare l’alcol confiscato come fonte di energia. La birra, i liquori e il vino (E qualunque altra bevanda alcolica) vengono trasportati in un impianto a Linkoping, una città distante circa 125 chilometri da Stoccolma. E la Svezia deve paradossalmente ringraziare le alte tasse imposte sulle bevande alcoliche.

Qui le bevande alcoliche vengono processate e trasformate in bio-gas. Gli addetti alla dogana amano scherzare sul nome dei camion usati per trasportare l’alcol. Li chiamano cocktail giganti, in quanto una volta riempiti sono effettivamente dei giganteschi cockatails.

E anche grazie all’ aiuto dei contrabbandieri adesso la Svezia va per il 25% grazie ad energia ottenuta grazie a fonti rinnovabili, contro il 6% medio del resto dell’ Europa.

Inoltre i sottoprodotti della lavorazione del materiale organico in bio-gas sono degli ottimi fertilizzanti, che vengono venduti a prezzi convenienti ai coltivatori svedesi. Cosa c’è di meglio? Il bio-gas non è perfetto, ma comunque inquina meno del diesel.

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