Il sequestro sotterraneo della CO2…

La tecnica di sequestro e stoccaggio in siti sotterranei della CO2, prodotta dalle centrali elettriche a carbone e da alcuni processi industriali, non comporterebbe minacce per la salute. E’ quanto emerge da uno studio scozzese pubblicato sulla rivista dell’Accademia delle Scienza Americane (PNAS).

La ricerca, condotta dall’università di Edimburgo, è stata condotta in Sicilia, dove la CO2 viene liberata in modo naturale dal terreno a causa dell’attività vulcanica dell’Etna. Analizzando i dati storici sulle morti da avvelenamento da CO2 in prossimità dei luoghi di rilascio di questo gas,i ricercatori hanno dimostrato che il rischio di morte per avvelenamento a causa delle esposizioni alle fughe di CO2 prodotte dalle rocce sotterranee è di circa uno su 100 milioni, molto meno delle possibilità di vincere alla lotteria.

I siti sotterranei di stoccaggio della CO2, osservano gli esperti, sarebbero ancora più sicuri, rispetto a quelli naturali esaminati in Italia, in quanto lo stoccaggio viene programmato e monitorato. Recenti progetti di cattura e stoccaggio della CO2 in Nord Europa e Canada, rilevano gli autori dello studio, sono stati criticati dai residenti, preoccupati da eventuali rischi per la salute derivanti dalle potenziali fughe del gas.

La cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica è un processo che consente di sequestrare la CO2 sia dalle centrali elettriche a carbone, sia dai siti industriali. Il gas viene raccolto prima che venga immesso nell’atmosfera, quindi viene liquefatto e convogliato al sito di stoccaggio, dove viene iniettato in profondità.

Nel sottosuolo la CO2 viene intrappolata nei pori microscopici delle rocce ed eventualmente si scioglie nelle acque sotterranee. I siti di stoccaggio prevedono, inoltre, la costruzione di barriere tra il sito di immagazzinamento e la superficie. Questa tecnologia, osservano i ricercatori, evita che la CO2 prodotta dalle centrali elettriche e da alcuni processi industriali contribuisca al riscaldamento globale e potrebbe giocare un ruolo importante nei prossimi 50 anni.

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