• Home
  • Info
  • Links
Gestire i rifiuti in maniera corretta
Matrol-Bi, il biolubrificante per limitare l’inquinamento
BMW i3 per la Polizia di Stato durante l’EXPO 2015
Life Paint, la vernice spray per illuminare la bici
Efficienza energetica: 120 milioni in arrivo
  • Acqua oro blu
  • Conto Energia
  • Energia
    • Energia da Biomassa
    • Energia da Solare Termodinamico
    • Energia dai moti ondosi
    • Energia Eolica
    • Energia Fotovoltaica
    • Energia Geotermica
    • Energia Idroelettrica
    • Energia Maremotrice
    • Energia Nucleare
    • Energia Solare
  • Petrolio e Combustibili
  • Riciclo
  • Trasporti eco-efficienti

Nuova vita ai rifiuti o spreco di possibilità?

11 Mag 2012
Daniela F
Ecologia e rifiuti, Riciclo

Sono 32 milioni di tonnellate il quantitativo di rifiuti urbani che annualmente vengono prodotti  in Italia. questi rifiuti ben 21 tonnellate finiscono in una discarica senza alcuna differenziazione. Eppure questi stessi rifiuti potrebbero essere destinati ad altro. Per esempio, questi rifiuti potrebbero essere considerati combustibili solidi secondari, se si cercasse di recuperarli per essere utilizzati nel settore industriale, in particolare nei cementifici, ma anche nelle centrali elettriche o nei termovalorizzatori. In questo modo si potrebbe recuperare dell’energia che potrebbe alleggerire la bilancia energetica. Si stima che il recupero dei rifiuti urbani come combustibili solidi secondari permetterebbe di risparmiare 140 euro in bolletta per ogni contribuente. 

A sostenerlo è uno studio effettuato dalla Nomisma Energia e promosso da Aitec (Associazione Italiana Tecnico Economica del Cemento)-Confindustria. Secondo il rapporto tramite l’impiego di un procedimento diossina-free si potrebbero tagliare circa 7,9 milioni di tonnellate di Co2, creando per la realizzazione di questo tipo di processo, nello stesso tempo, un indotto di ben 10.700 posti di lavoro.

Il valore totale dei combustibili solidi secondari che, puntualmente, finiscono in discarica ammonterebbe a 2,5 miliardi di euro: il loro potenziale impiego nei processi di recupero, anche solo nei cementifici, eviterebbe l’acquisto di 3,7 milioni di tonnellate di petrolio. Senza contare che il confronto con gli altri paesi europei è fortemente a svantaggio dell’Italia: nel nostro Paese la percentuale di rifiuti usati per il loro potere energetico è del 13 %, contro il 30-40 % della Germania.

combustibili solidi secondari, reimpiego di rifiuti urbani, rifiuti urbani



Commenti



Articoli collegati

  • Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti dal 16 al 24 NovembreSettimana Europea per la riduzione dei rifiuti dal 16 al 24 Novembre
  • Legge Rifiuti Zero: l’adesione di CapannoriLegge Rifiuti Zero: l’adesione di Capannori
  • Il Museo del Riciclo: i rifiuti che diventano gioielliIl Museo del Riciclo: i rifiuti che diventano gioielli
  • DIRETTIVA 2008/103/CE relativa a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori in relazione all’immissione di pile e accumulatori sul mercatoDIRETTIVA 2008/103/CE relativa a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori in relazione all’immissione di pile e accumulatori sul mercato
  • Biowert: fertilizzanti e plastica realizzati con l’erbaBiowert: fertilizzanti e plastica realizzati con l’erba
About the Author

Facebook