Riparte Comuni Ricicloni edizione 2011

Nato nel 1994, è oramai un appuntamento consolidato, a cui aderiscono un numero sempre maggiore di Comuni, che vedono nell’iniziativa di Legambiente un importante momento di verifica e di comunicazione degli sforzi compiuti per avviare e consolidare la raccolta differenziata, e più in generale un sistema integrato di gestione dei propri rifiuti.

Ecomafie, un business che non conosce crisi

In Italia si producono circa 32 milioni di tonnellate di rifiuti urbani all’anno e circa il 30% viene recuperato con la raccolta differenziata. La produzione di rifiuti industriali si stima attorno ai 24 milioni di tonnellate all’anno, di cui una buona parte è rappresentata dai rifiuti pericolosi ex tossico­nocivi. Il destino di questi ultimi rifiuti è molto più incerto di quello riservato ai rifiuti urbani.

La termovalorizzazione e la sicurezza degli impianti

La termovalorizzazione è un processo nel quale i rifiuti solidi urbani non più reciclabili, vengono impiegati come combustibile per la produzione di calore da impiegare per riscaldamento o per la produzione di energia elettrica.

I rifiuti cominciano il loro trattamento con la diminuzione dell’eventuale umidità presente. All’interno del forno, la combustione degli RSU avviene ad una temperatura che raggiunge normalmente i 1000°C negli impianti moderni.

La termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani

La termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani, offre la possibilità di ottenere energia dalla combustione dei rifiuti, rappresentando oggi una forma di recupero sicura e vantaggiosa. Per questo motivo la termovalorizzazione è da considerarsi come parte integrante del sistema di gestione degli R.S.U., sopratutto nei paesi industrializzati.

La raccolta differenziata

La situazione di rifiuti appare notevolmente diversificata nelle tre macroaree geografiche Nord, Centro e Sud. Infatti, mentre il Nord, con una percentuale pari al 45,5%, supera l’obiettivo del 45% fissato dalla normativa, il Centro, con il 22,9% ed il Sud, con il 14,7%, risultano ancora decisamente lontani dal target fissato dai legislatori.

Nell’anno 2008, il quantitativo di rifiuti organici avviati ad impianti di compostaggio e digestione anaerobica risulta, pari, complessivamente, a circa 3,1 milioni di tonnellate, valore che appare coerente con il dato di raccolta differenziata di questa frazione.

Rifiuti: riduzione e differenziata

Dopo un lungo periodo di crescita si assiste, finalmente, ad un’inversione di tendenza nel dato di produzione dei rifiuti.

L’andamento della produzione dei rifiuti urbani è legato a diversi fattori. Ad esempio, si è marcata una correlazione, più o meno evidente nei differenti anni, tra andamento della produzione dei rifiuti urbani e trend degli indicatori socio economici, quali prodotto interno lordo e spese delle famiglie residenti.

…i rifiuti passano anche dal D.M. 5 FEBBRAIO 1998

Il decreto ministeriale 05.02.98 sul recupero dei rifiuti intende superare l’idea del concetto del semplice smaltimento, disciplinando il recupero dei rifiuti non pericolosi.

Il decreto vuole incrementare e detteglia le attività, i procedimenti, i metodi di riciclaggio e di recupero del materiale, che viene individuato nell’allegato 1.

Introduzione ai rifiuti

Le problematiche connesse alla produzione dei rifiuti hanno assunto negli ultimi decenni proporzioni sempre maggiori in relazione al miglioramento delle condizioni economiche, al veloce progredire dello sviluppo industriale, all’incremento della popolazione e delle aree urbane.