General Electric: due motori Jenbacher J320 per un impianto biogas in Polonia

La General Electric ha inaugurato l’installazione di due motori Jenbacher J320 per un impianto agricolo a biogas da 1.99 MW nella parte nord di Rawa Mazowiecka, località della Polonia situata a 80 km dalla città di Varsavia. L’ impianto polacco utilizza una tecnologia innovativa per la produzione di biogas, la cosiddetta “fermentazione a secco”, grazie alla quale è possibile trasformare i prodotti agricoli locali in biogas rinnovabile che viene poi utilizzato come combustibile per alimentare i motori Jenbacher forniti dalla General Electric.

Nel prossimo futuro inoltre l’impianto di cui stiamo parlando verrà collegato alla rete locale di teleriscaldamento grazie alla quale sarà possibile colmare il fabbisogno energetico delle imprese e dei cittadini residenti a Rawa Mazowiecka. Grazie a questo progetto, la General Electric conferma la sua presenza e il suo impegno all’interno del territorio polacco e nello stesso tempo dimostra l’impegno del paese europeo nello sviluppo dello sfruttamento delle energie rinnovabili e raggiungere gli obiettivi prefissati dalla strategia “Politica Energetica 2030” che mira alla riduzione della dipendenza dal carbone e alla diversificazione dell’energia.

La realizzazione dell’opera rientra nel Progetto Bioenergy, nato con lo scopo di stimolare i contadini della zona e dargli la possibilità di fornire i prodotti agricoli necessari per la produzione di biogas. A presentarlo è il Direttore generale Zofia Ossowska, la quale dichiara che il progetto riflette soprattutto l’impegno del governo polacco in materia di incoraggiamento verso gli investimenti per la progettazione e la realizzazione di impianti di biogas.

Inoltre, la tecnologia di cogenerazione Jenbacher è l’ideale per aiutare la nazione polacca e altri paesi dell’Europa verso lo sviluppo e la produzione di energia green, verso l’adozione di pratiche relative all’efficienza energetica e alla riduzione dell’impatto sull’ambiente.

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *