Architettura sostenibile: la casa del futuro sarà green

Architettura sostenibile

Architettura sostenibile: la casa del futuro sarà naturale ed ecosostenibile.

Ultime news dal mondo dell’architettura sostenibile. Dopo avervi presentato la Keret House, la casa ecosostenibile più stretta del mondo ideata dall’architetto polacco Jakub Szczesny, oggi vi annunciamo che secondo una recente ricerca la casa del futuro rispetterà i parametri della bioedilizia. Ma vediamo la notizia in dettaglio.

La crescente sensibilità verso le problematiche ambientali e il bisogno di stabilire un contatto con la natura spingono molti italiani verso l’uso di nuove risorse e materiali. Per coloro che intendono acquistare casa, questa potrebbe essere la giusta occasione per valutare soluzioni alternative e a basso impatto ambientale. Infatti, con il calo dei prezzi del mercato immobiliare si potrebbe pensare di destinare una parte delle risorse all’adozione di particolari soluzioni.
Secondo il noto architetto canadese Tye Farrow, socio del noto studio Farrow Partners, la casa dovrebbe essere il luogo privilegiato da cui partire per tutelare non solo l’ambiente ma anche il benessere psico-fisico dei soggetti occupanti. Alla base della sua teoria ci sarebbe l’attenta scelta dei materiali, l’adozione di specifiche risorse energetiche e di relativi sistemi di fornitura e la disposizione degli ambienti interni. Tutto dovrebbe uniformarsi al contesto naturale entro il quale è inserita l’abitazione o l’edificio.
L’architettura sostenibile e i suoi principi sono in realtà già noti da tempo, e sono davvero tanti gli edifici e gli spazi realizzati secondo queste nuove teorie. Ma l’aspetto che rende la teoria dell’architetto canadese davvero nuova è lo stretto legame che rintraccia tra le scelte architettoniche e lo stato di benessere psico-fisico degli occupanti. Infatti alla base della sua teoria ci sarebbe un progressivo ritorno ai ritmi naturali.
Il principio ispiratore trae spunto dal concetto di ‘salutogenesi‘, che si occupa di studiare le fonti della salute fisica e psichica. Per questa ragione propone di creare ambienti che sappiano sfruttare al massimo la luce naturale. Anche la ventilazione dovrebbe seguire la stessa logica e mirare così alla progettazione di ambienti aperti e privi di barriere.
La sua teoria sembra anche opporsi ad uno dei luoghi comuni più diffusi. Secondo Farrow gli edifici che ‘fanno bene’ non sono quelli isolati, sperduti, immersi in paesaggi incontaminati e, quindi, privi di contatto con la realtà, ma al contrario quelli totalmente immersi nel paesaggio, urbano o naturale che sia. E a tal proposito stila una lista dei concetti chiave che l’architettura dovrebbe rispettare per essere in linea con le esigenze dell’uomo: natura,autenticità,varietà,vitalità e legame.

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